Lo stile fluido degli abitanti di oggi
Alla Triennale una mostra fotografica collettiva indaga sulle modalità del vivere
Un buon segno: il ritorno alla committenza pubblica per un linguaggio moderno, quello della fotografia. Accade con la mostra «Abitanti. Sette sguardi sull’Italia di oggi», riflessione collettiva sulle modalità del vivere attuale commissionata dal Mibact — Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane — al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. La rassegna, inaugurata durante la Milano Photo Week su progetto di Matteo Balduzzi , resta aperta fino al 9 settembre ospite della Triennale (viale Alemagna 6, mar.-ven. ore 10.30-20.30, euro 7/6). Espongono i propri lavori inediti 9 talenti under 35, selezionati da un comitato scientifico tra le 300 proposte ricevute grazie ad una call nello scorso ottobre: si tratta di Dario Bosio, Saverio Cantoni e Viola Castellano, Francesca Cirilli, Gloria Guglielmo e Marco Passaro, Rachele Maistrello, Tommaso Mori e Francesco Moriniello. L’obiettivo è valorizzarli promuovendo al tempo stesso lo sviluppo della cultura fotografica, strumento d’indagine sulle trasformazioni socioculturali del Bel Paese.
I giovani provengono da ogni parte d’Italia e ne hanno ritratto territori diversi con uno sguardo nuovo: dai villaggi rurali in via d’abbandono alle periferie metropolitane, dagli appartamenti borghesi ai palazzoni popolari, dagli insediamenti precari di chi non ha una vera casa a chi, grazie ad un computer e una connessione internet, ormai si sente a casa dappertutto. Una panoramica allargata, che mette in luce la fluidità dell’idea di abitare oggi rispetto ai paradigmi più stabili del passato: si prova ad evocare e visualizzare nuovi sistemi e problemi residenziali, senza pretendere di dare risposte o soluzioni. Come nell’immagine «Pennabilli. Black depth» dove Rachele Maistrello confronta tecnologia e natura, nel ritratto dei ragazzi in cohousing a Torino di Dario Bosio, negli spiazzanti close up su dettagli d’arredo di Francesca Cirilli, nella baracca abusiva in un’area dismessa di Gloria Guglielmo e Marco Passaro.