«Erbarius» riscopre il cibo preistorico
Arte rupestre e paesaggio, il legame è noto. Precise e non casuali ragioni mossero gli antichi a scegliere gli «ambiti scenici» più idonei per esprimere quel racconto inciso sulla roccia che è giunto fino a noi. In Valle Camonica, a concorrere nel rendere appetibili agli occhi degli uomini preistorici i siti immersi nei boschi o sulle alture fu anche il sistema di biodiversità ambientale e la ricchezza legata alla biosfera. Sulla scia di questo rapporto nasce il progetto «Erbarius. Alimentazione dalla preistoria alla cultura contadina» promosso dal Centro Camuno di Studi Preistorici con la volontà di «sensibilizzare il territorio sul tema dei patrimoni storico-artistici e ambientali nella prospettiva della candidatura della Valcamonica a sito della Biosfera Mab–Unesco». Il programma si sviluppa sul filo conduttore delle erbe officinali e coinvolge tre musei: il Camus di Breno, il museo di Nadro e la Casa museo di Cerveno. Al centro dell’evento, l’esposizione «L’uomo e le piante nella preistoria», realizzata con la direzione scientifica dell’Università di Pisa e il Ccsp che sarà allestita al museo di Nadro dal 15 di luglio al 15 settembre. Ma la partenza ufficiale sarà questo sabato alle 18 con l’iniziativa «Dalla tela alla tavola» al Camus di Breno.
Seguendo il tema delle erbe, il visitatore potrà visionare due opere d’arte sulla natura e sui frutti della terra. Al termi- ne della visita seguiranno attività di dimostrazione e degustazione di prodotti a base di erbe camune.
Gli appuntamenti proseguiranno per tutta l’estate. Si va dalla teoria sull’uso dei prodotti alimentari naturali in Preistoria alle applicazioni pratiche: un viaggio affascinante fra storia, cibo e consuetudini antiche giunte fino ai giorni nostri attraverso la civiltà contadina. Per finire, il 5 settembre si terrà l’ Educational day, giornata di incontro con gli insegnanti per fornire un aggiornamento sui più recenti ritrovamenti di Foppe di Nadro.