L’importanza del dono, il punto sui trapianti
Per «Salute in Comune» incontro in Loggia con esperti e medici
Forse la storia del piccolo Nicholas Green che nel ‘94, a bordo della macchina dei propri genitori, perse la vita in un attentato sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, oggi non evoca memoria alcuna: né di sgomento, né di dolore, né di speranza eppure dalla sua morte altre sette vite tornarono a vivere, grazie al gesto generoso dei suoi genitori che autorizzarono subito l’espianto e la donazione degli organi di Nicholas. L’evento allora fece molto scalpore e contribuì a far aumentare gli atti di donazione d’organi e tessuti in tutto il Paese. Ma non si può certo sperare che avvengano simili tragedie per indurre le persone a comprendere l’ importanza del dono. Vale la pena ricordare che, grazie alla donazione d’organi, in tutto il mondo negli ultimi 60 anni sono stati eseguiti oltre 700 mila trapianti di rene (in Italia dal 1992 a fine 2017 ne sono stati effettuati circa 40 mila), circa 150 mila trapianti di fegato, 80 mila di cuore e decine di migliaia fra trapianti di polmone, di pancreas e di rene e pancreas insieme. Organi donati a persone che altrimenti sarebbero morte o sopravvis- sute con la dialisi (che significa: 4 ore al giorno, 3 giorni alla settimana, 4 settimane al mese, 12 mesi all’anno!).
Nel nostro Paese, al dicembre 2017, le persone in lista d’attesa per ricevere un trapianto d’ organo erano 8.743; la maggior parte di questi ( il 73%) aspetta un rene e chi ha la fortuna o la buona sorte di ricevere l’organo al momento giusto, torna a vivere. I trapiantati lavorano, viaggiano, fanno sport. I soggetti in età fertile possono avere figli, le giovani donne trapiantate possono portare a termine una gravidanza. È la vita che continua e, con le attuali terapie anti rigetto e quelle miranti ad indurre tolleranza nell’organismo ricevente, ci sono buone speranze che un trapianto possa durare per sempre. Degli aspetti etici, sanitari, culturali della donazione di organi e tessuti si parlerà in Loggia a Salute in Comune, domani dalle 14 alle 18 con Nicoletta Cerri, dirigente medico presso la UO di Medicina Legale dell’Asst Spedali Civili di Brescia «Donazione di organi e tessuti: aspetti medicolegali ed evoluzione della normativa»; Paola Terenghi, coordinatore locale del prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto dell’Asst Spedali Civili di Brescia «Dalla donazione a cuore battente a quella a cuore fermo: dall’ evoluzione tecnologica nuove speranze di vita»; Silvio Sandrini, responsabile medico U.S Nefrologia del trapianto, dell’Asst Civile «1954-2018: il trapianto di rene dopo 64 anni, cosa ricordare, cosa sperare»; don Gianluca Mangeri, direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale per la Salute «Donare per continuare a vivere»; Rosaria Prandini, Presidente Sezione Provinciale AIDO Brescia «Il dono di organi: orizzonte di umanità positiva» e Mario Pappagallo, giornalista medico-scientifico, già responsabile delle pagine della salute del Corriere della Sera.