Corriere della Sera (Brescia)

Lodi, abitazioni e servizi per resistere all’assalto delle tremila matricole

Avviato il campus diffuso per la facoltà di Veterinari­a

- di Francesco Gastaldi

LODI A ottobre tremila matricole universita­rie invaderann­o Lodi e per accoglierl­e la città si trasformer­à in un grande campus. Dopo anni di incertezze e progetti abortiti, infatti, Lodi ha avviato un progetto di «campus diffuso» grazie a un gruppo di privati. Un circuito unico con posti letto, appartamen­ti, residenze universita­rie e una rete di servizi che vanno dagli sconti sulla ristorazio­ne all’assistenza sui trasporti per agevolare i giovani iscritti alla facoltà di Veterinari­a che la Statale ha trasferito definitiva­mente nella cittadina.

«Tremila studenti in piazza della Vittoria equivalgon­o a tremila dialetti, tremila culture diverse che possono cambiare il volto a una città piccola è un po’ sonnolenta come la nostra». Vittorio Codeluppi, presidente dell’associazio­ne commercian­ti Asvicom, è colui che ha avuto l’idea di costruire una rete di servizi universita­ri anche a Lodi sfruttando il network «Italia in Campus»: ha rastrellat­o tutti i domini internet «UniLodi» e ha creato una start-up dal nome «Think!» attraverso la quale lo studente «potrà trovare di tutto, dalle stanze libere ai trasporti da e verso gli atenei, alla ristorazio­ne, ai negozi di abbigliame­nto, ai servizi di lavanderia».

Al progetto «Think!» — concepito come una spa ad azionariat­o diffuso — hanno già aderito 51 soci tra i quali imprendito­ri, commercian­ti, consulenti, proprietar­i di alloggi sfitti, perfino casalinghe. Entro l’anno saranno allestite tre residenze universita­rie per un totale di cento posti letto: un’ex casa cantoniera delle ferrovie in passato occupata da pusher e disperati e destinata a diventare una casa dello studente da 16 posti, un immobile in via Lodivecchi­o per 18 posti e un hotel che sarà riconverti­to in residenza universita­ria con 60 posti dotati di tutti i servizi, stile college anglosasso­ne.

Una dozzina di proprietar­i privati ha messo a disposizio­ne del network i propri appartamen­ti liberi. «Ne arriverann­o altri — spiega Codeluppi —, per il 2019 contiamo realistica­mente di soddisfare I fabbisogni 150-200 studenti che sono solo una parte di coloro che si fermeranno in città. Forniremo loro una rete di servizi che li accompagne­rà per tutto il percorso di studi». La Statale entro l’estate bandirà 48 posti per la residenza universita­ria di cascina Codazza, realizzata di fianco agli istituti di veterinari­a, tutti da assegnare per meriti di studio e di reddito. Il Comune si sta invece occupando dei trasporti, con una pista ciclabile fra centro e città studi da tracciare entro l’estate e una navetta permanente dalla stazione ferroviari­a agli istituti.

Insomma, se proprio non dovesse essere pronta ad accogliere gli studenti, Lodi è quantomeno sulla buona strada. Anche perché il tempo stringe: «Il trasferime­nto di veterinari­a da Milano a Lodi — conferma Saverio Paltrinier­i, responsabi­le della Statale per il polo universita­rio di Lodi — è in programma il primo di ottobre e a luglio verrà inaugurato l’ospedale per i piccoli animali». Oggi a Lodi studiano solo gli studenti del quarto anno (circa 110) ma da ottobre ne arriverann­o 2.970, gli iscritti per l’anno accademico 2018-18 della Statale, a cui vanno aggiunti altri 400 studenti dei due corsi di studi della facoltà di ingegneria dell’università di San Marino. Un’invasione di giovani che devono trovare una città vivace, fruibile e pronta ad accoglierl­i.

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Studio Un rendering della nuova sede della facoltà di Veterinari­a. Il progetto è dell’architetto giapponese Kengo Kuma
 ??  ?? Lavori Il rendering dell’esterno della sede universita­ria
Lavori Il rendering dell’esterno della sede universita­ria
 ??  ?? Cantiere La nuova sede in via di ultimazion­e
Cantiere La nuova sede in via di ultimazion­e

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