La musica è donna Note dal XVIII secolo
La storia della musica vista dagli occhi delle donne che ne scrissero capitoli non secondari. Questo promette il concertospettacolo «Donne in musica nel XVIII secolo» oggi al Filodrammatici (via Filodrammatici, ore 17, € 10) che, antologizzando arie di Hasse, Caldara e Milanese, racconta di tre figure femminili. Noblesse oblige, si parte da Maria Teresa d’Austria, il cui regno solo rimanendo a Milano significò i restauri di palazzi quali Brera e Reale, la collocazione della Madonnina in cima al Duomo e la costruzione della Scala. C’è poi Faustina Bordoni, soprano veneziano ammirato in tutta Europa che nel 1730 sposò Hasse; forse anche per confrontarsi con le altre primedonne del suo tempo, non cantò solo nelle opere del marito (ad esempio «Cleofide»), ma anche di un altro e più famoso sassone, Händel. Infine la milanese Maria Teresa Agnesi, clavicembalista e compositrice. Nel suo catalogo tra opere liriche e cantate va registrata anche «Insubria consolata» in occasione delle cerimonie milanesi per il fidanzamento di Beatrice d’Este con Ferdinando d’Austria: i versi erano stati composti proprio da Maria Teresa. Qui al cembalo siede Gianfranco Messina, affiancato dal violoncellista Andrea Stringhetti; le arie saranno intonate dal mezzosoprano Elena De Simone. Voce narrante Masha Sirago.