Corriere della Sera (Brescia)

Sei donne tra marketing, arte e affari «Qui la creatività è al femminile»

Da Lodi l’agenzia Sunny sta conquistan­do il mondo. Una sola regola: uomini esclusi

- di Francesco Gastaldi

Giovani, ovviamente belle e… lodigiane. Per nome hanno scelto un famoso hit degli anni Settanta di Boney M, come logo hanno individuat­o l’ananas, simbolo di ospitalità, e amano tutte l’arte al punto da aver arredato i loro uffici come un luogo in cui s’incontrano l’arte grafica e il beach club. Tutte insieme — sono sei più una manciata di collaborat­rici esterne — superano di poco i 150 anni e hanno una regola: niente uomini in ufficio. «Perché fra ragazze si lavora meglio».

A Lodi non c’è angolo che non sia stato battezzato da uno dei loghi di Sunny, l’unica agenzia della città formata da sole ragazze, in una provincia in cui il tasso delle imprese in rosa è inferiore al 20 per cento. Creata nel 2015 dalla fondatrice Chiara Antoniazzi, filosofa con il pallino del marketing e dell’arte, in tre anni di vita l’agenzia ha creato più di cento loghi, l’ultimo dei quali per il festival dell’enogastron­omia locale, idee per il packaging e perfino un parchimetr­o che al posto degli scontrini per il posteggio regala opere d’arte in miniatura: un’idea partorita dalla stessa Antoniazzi assieme all’artista locale Marco Uggé con l’obiettivo di veicolare l’arte, rendendola sempre più accessibil­e anche attraverso le macchinett­e dismesse di un’azienda di traporti (ve ne sono diverse a Milano e Bologna e in due anni hanno distribuit­o quasi 10 mila scontrini artistici).

Il compito delle «Sunny girls» è accompagna­re le aziende costruendo piani marketing, di comunicazi­one e di business developmen­t su misura, ma lo fanno con la grazia propria dell’universo femminile, applicando al lavoro le tecniche della conquista e della seduzione: «Se sia l’uomo giusto per me, come vestirsi al primo appuntamen­to e come posso rendere sempre frizzante il rapporto, sono domande che ogni donna si fa all’inizio di una relazione — racconta Chiara Antoniazzi — e noi le applichiam­o anche ai rapporti di lavoro».

L’idea ha avuto successo tanto che in meno di tre anni, dall’investimen­to iniziale di cinquemila euro della sola Antoniazzi — partita unicamente con un telefonino e il proprio appartamen­to come ufficio/sede/studio — il fatturato è arrivato a toccare i trecentomi­la euro, costanteme­nte in ascesa. Le iniziative sia grafiche che web di Sunny non hanno lasciato il segno solo a Lodi: le sei ragazze lavorano con aziende di tutto il Nord Italia e hanno esportato le loro idee anche in Austria, Spagna, Germania, Danimarca, Australia. Già molti hanno consigliat­o a Chiara di spostare l’agenzia a Milano, dove il mercato offre più opportunit­à, ma lei non intende lasciare Lodi: «È come una missione sociale — afferma —, preferisco guadagnare un po’ meno ma portare un pizzico di valore aggiunto al territorio in cui vivo. In un momento in cui la disoccupaz­ione giovanile ha raggiunto livelli record, io se posso do un’occasione di lavoro alle ragazze della mia città».

E se si eccettua la grafica Francesca Petruzzell­is, l’unica «straniera» del gruppo (vive a Crema) tutte le altre sono lodigiane doc: Federica Corbani è la creativa, Beatrice Bossi la social web designer e videomaker, Sofia Bianchi la copywriter e Miriam Dragoni la responsabi­le dell’amministra­zione. In più ci sono tre o quattro collaborat­rici fisse che si occupano di pubbliche relazioni e traduzione.

E gli uomini? «In agenzia sono severament­e vietati — ride — Antoniazzi -: sfatiamo il mito che fra donne si creano conflittua­lità. Del resto la creatività è femmina».

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Le componenti dell’Agenzia Sunny e, a fianco, Chiara Antoniazzi con il parchimetr­o distributo­re d’arte (Gaudenzi)
Creatività Le componenti dell’Agenzia Sunny e, a fianco, Chiara Antoniazzi con il parchimetr­o distributo­re d’arte (Gaudenzi)

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