Corriere della Sera (Brescia)

Le irresistib­ili sfumature bianche del Montenetto tra calici e assaggi

- Carlos Mac Adden

Dopo non poca fatica da parte di Consorzio e produttori, s’inizia a prendere atto che il rilievo argilloso del Monte Netto è in grado, se ben interpreta­to, di dare origine a rossi anche importanti e longevi, con il vitigno Marzemino a segnare vini e uvaggi. Talvolta si dimentica però che Capriano del Colle, questo l’attuale nome della Doc, è anche vino bianco: qui è il vitigno Turbiana, che molti definiscon­o ancora Trebbiano di Soave o di Lugana, a caratteriz­zarlo. Eppure ben il 35% dell’intera produzione è costituito da questa tipologia, che non può essere ignorata. Questa la principale ragione della prima edizione di Montenetto in Bianco, rassegna che oggi e domani, dalle 19, animerà gli spazi della Cascina San Giorgio a Fenili Belasi. Per coinvolger­e e far conoscere a più persone questa non minore espression­e del territorio, i vini delle aziende Beccalossi, Bertolotti, Gregorio, La Vigna, Lazzari, Pietro Podestà, Rinaldi e San Michele, tutte appartenen­ti al Consorzio, principale organizzat­ore, con la locale Pro Loco, dell’evento stesso, saranno abbinati al fritto di paranza. Un abbinament­o che vuole rimarcare i tratti informali delle degustazio­ni previste in due formule, 8 euro per bicchiere di bianco Doc e fritto, 10 per spumante e fritto, dato che in questa prima occasione saranno presenti anche vini, rigorosame­nt e locali, a metodo classico e vini appartenen­ti all’Igt Montenetto. Non mancherà l’intratteni­mento musicale, per arricchire ulteriorme­nte il desiderio del Consorzio di estendere l’apprezzame­nto di una tra le Doc più piccole ma al contempo più vitali dell’intera provincia bresciana.

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