Sondrio al voto, sfida decisiva tra Scaramellini e Giugni
Il centrodestra: segnale di discontinuità. Il centrosinistra: i giovani con noi
Da una parte il centrosinistra che dopo quattro mandati, con una breve parentesi nel 2003, rischia di perdere la guida del capoluogo. Dall’altra il centrodestra che, forte anche dei risultati alle recenti politiche, vuole conquistare palazzo Pretorio. Quale sarà il peso dei partiti in questa sfida al ballottaggio?
Scaramellini: «I numeri usciti dalle urne dicono che nella mia coalizione le liste civiche hanno avuto un peso del 60% e la sola lista del candidato sindaco “Sondrio viva” ha ottenuto il 14,06 dei consensi, a fronte del 15% della Lega. Le accuse di queste ore sul voto che non andrebbe a me, ma a Salvini, non mi toccano. Sono un esponente civico, che potrà contare sull’appoggio dei partiti nel rapporto con Regione e Stato.
Giugni: «Il Pd ha preso il 9%. Quello che potrà spostare il ministro dell’Interno, vicepresidente del consiglio, due volte a Sondrio in meno di 15 giorni, si misurerà al ballottaggio. Salvini qui ha parlato solo di temi nazionali e nulla ha detto di quello che intende fare per la città. E nel poco che ha detto, ha sbagliato: sicurezza, legalità, rom sono problemi che a Sondrio non esistono».
Determinanti saranno i voti andati al primo turno a Fiorello Provera, ex leghista che ha raccolto il 14% dei consensi e ha evitato la vittoria del centrodestra al primo turno. Dopo un’astensione che il 10 giugno ha già superato il 40%, preoccupa anche il possibile calo dell’affluenza alle urne, considerato fisiologico
Dodici punti percentuali in più. Un vantaggio che alla vigilia del ballottaggio non può ancora assicurare la poltrona di sindaco di Sondrio. Marco Scaramellini, 52 anni, presidente dell’ordine degli ingegneri, sostenuto da FI, Lega Nord, FdI e tre liste civiche, ha ottenuto il 46,8% dei voti. Nicola Giugni, 48 anni, avvocato, in continuità con la giunta del sindaco uscente Alcide Molteni, affiancato da Pd, Sondrio Democratica, Sinistra per Sondrio e due civiche, si è fermato al 36,1%. «La partita è ancora aperta», il suo mantra. «Abbiamo vinto in tutte le sezioni», replica Scaramellini.
Nelle ultime ore toni accesi per una campagna elettorale che ha visto la presenza del leader leghista, Matteo Salvini, a Sondrio due volte in 15 giorni. L’appuntamento è per domenica 24 giugno. Nel primo turno aveva votato il 58,3 % dei 18.405 aventi diritto.
al ballottaggio.
Scaramellini: «Provera ha lasciato liberi i suoi elettori. Mi pare chiaro però che l’area di appartenenza di chi lo ha votato sia più vicina al centrodestra. L’appello è a non cedere all’astensionismo. Si è chiamati a scegliere il futuro della città»
Giugni: «Bisogna valutare attentamente i punti di contatto tra i programmi. Con Provera ci accomunano l’attenzione alle frazioni e gli interventi nel quartiere della Piastra, con i pentastellati la mobilità elettrica e le fonti rinnovabili. Quanto alla possibile astensione: la partita non è chiusa, si può ribaltare il risultato».
Tre parole chiave del vostro mandato.
Scaramellini: «Ascolto, condivisione, Sondrio protagonista delle Alpi».
Giugni: «Sondrio serena, Sondrio forte nei rapporti con le istituzioni, Sondrio aperta e accogliente».
Il primo intervento che farà se dovesse essere eletto.
Scaramellini: «Nominerò un garante per i diritti delle disabilità».
Giugni: «Istituirò due nuovi assessorati: alla pubblica istruzione e alle frazioni».
Gran parte della campagna elettorale si è giocata sugli interventi nel quartiere della Piastra.
Scaramellini:«Puntiamo sulla sicurezza. Istituiremo un punto di vigilanza presidiato dalla Polizia locale e intendiamo
Scaramellini: «Il 64% dei votanti ha dato fiducia a candidati sindaci non in continuità con l’amministrazione uscente. Il responso mi pare chiaro».
Giugni: «La novità è ben presente nelle proposte che presenta la mia coalizione. La nostra compagine amministrativa annovera moltissimi giovani. Si è fatto bene fino ad ora, cresceremo ancora».
Scaramellini Se eletto nominerò subito un garante per i diritti della disabilità. Poi condivisione, ascolto e protagonismo
Giugni In caso di vittoria istituirò gli assessorati all’istruzione e alle frazioni. Accoglienza, serenità e rapporti fermi