Tironi: la politica cerchi soluzioni
«Come politica non possiamo restare inerti»
Simona Tironi (Forza Italia) vicepresidente della commissione sanità della Regione è pronta a portare il presidente Attilio Fontana e l’assessore alla sanità Gallera al Civile per cercare le soluzioni alle difficoltà dell’ospedale.
Venerdì, per due ore, ha incontrato il direttore generale Ezio Belleri spingendo per una rapida soluzione del contenzioso sindacale, mercoledì il presidente Attilio Fontana e l’assessore Giulio Gallera saranno a Brescia e non esclude una loro visita al Civile e un incontro con i medici per toccare con mano lo spessore del malcontento in uno fra i più grandi ospedali della Lombardia. «Non possiamo permetterci di non trovare una soluzione rapida a questa situazione. La politica non può restare inerte» spiega Simona Tironi (Forza Italia) dalla primavera consigliere regionale e vicepresidente di una commissione di peso come quella della Sanità.
«La prossima volta mi faccio mettere allo sport...» ride, consapevole di sedere su una poltrona dove transiteranno tutte le criticità di una riforma sanitaria che stenta a decollare. «Le parti si stanno parlando, una soluzione è in via di definizione» spiega Simona Tironi riferendosi al contenzioso sindacale tra direzione e medici sui tagli al premio di risultato per le irregolarità nelle cartelle. Le parti infatti si sono riavvicinate, la dir e z ione ha drasticamente ridimens i o n a t o le pretese di tagli, li avrebbe rinviati al 2019 e avrebbe promesso i supporti amministrativi richiesti dai medi c i per vegliare sulla compilazione corretta delle cartelle cliniche.
Detto questo le difficoltà operative di una struttura complessa come il Civile restano tutte. «Purtroppo non abbiamo il vestito su misura per un ospedale così -— osserva la vicepresidente della commissione sanità —. Bisogna lavorarci su per dargli tutti gli strumenti necessari per poter continuare a coltivare le sue eccellenza. La riforma di questi anni è sperimentale e visto come sta andando ha bisogno che, lasciando fermi i principi, si lavori sulle cose che non funzionano » . Ma quale deve essere il futuro del Civile?
«Ho letto — risponde Tironi — il dibattito sul Corriere di questi giorni su quale modello sia il migliore per il nostro ospedale. Condivido molte delle cose scritte dal Rettore Maurizio Tira, così come la necessità espressa dai miei colleghi di ritrovarsi a discutere seriamente su come migliorare la situazione».
Il suo collega Gianantonio Girelli ha lanciato il tema dell’Irccs, che ne pensa? «È una decisione che spetta al Ministero e non alla Regione, ma se questo può servire saremo i primi ad attivare tutti i canali necessari per ottenere il risultato. Il problema che dobbiamo metterci tutti attorno ad un tavolo e per tutti intendo tutti coloro, dalla politica al mondo scientifico e ai medici, che in questi anni hanno lavorato per costruire un ospedale che non è solo l’ospedale dei bresciani, ma anche un punto di riferimento per quelli che cercano cure d’eccellenza e risposte puntuali ai loro problemi». Le criticità non mancano e Simona Tironi ne è consapevole. «Abbiamo un problema di risorse, inutile nasconderlo. Ma sono convinta che se è il gruppo a fare la differenza la strada giusta per dare al Civile gli strumenti necessari ad eccellere si trova. In questi mesi magari si sono pagati eccessivamente alcune difficoltà di rapporti, ma dobbiamo restituire serenità ad una struttura attorno alla quale si impegnano ogni giorno tanti bresciani per raccogliere fondi e arrivare là dove le risorse pubbliche non arrivano. Questo è un patrimonio di umanità che va preservato a tutti i costi».
Tironi
Sull’Irccs la decisione spetta al ministero ma se serve alla causa porteremo avanti l’istanza
Mercoledì Fontana e Gallera saranno a Brescia li porterò a incontrare i medici per capire i loro problemi
Il confronto Sui tagli al premio di risultato l’Azienda ridimensiona le istanze Le parti sono più vicine