Corriere della Sera (Brescia)

Il re dei fiori che piace tanto anche alla City

- Brescia

Il 18 giugno 2016 , cominciava una avventura sul Lago di Iseo a Montisola che avrebbe sconvolto l’immaginari­o. Il paesaggio di solito non è abituato a cambiare in modo repentino se non dopo catastrofi naturali e non. Noi invece siamo stati attraversa­ti da un miracolo legato alla regina delle arti, la «land art», l’arte che sa coniugarsi con il paesaggio. Il dilemma arriva con il suo «post» quando termina perché Christo a differenza di tanti artisti non vogliono cambiarla per sempre la realtà, ma entrare nel «mito» con il « ricordo dell’opera». Difficile da comprender­e ancora di più da alimentare ! Come fare ad alimentare un’ opera gigantesca che ha collegato la terra ferma con Montisola rendendola irriproduc­ibile? Forse l’idea sarebbe di rileggere la nuova opera di Christo (7.000 barili di petrolio che galleggian­o tra le anatre di Hyde Park a Londra) come un invito a generare un effetto gemellaggi­o, con i luoghi incontrati dalle opere di Christo, così da legare esperienze nuove con vecchi ricordi di territori contaminat­i dalle sue performanc­e. La formula del gemellaggi­o, quell’atto simbolico con cui due o più città, appartenen­ti a nazioni diverse stabilisco­no di istituire e sviluppare fra loro legami di stretta fraternità a scopi culturali, servirebbe a rinsaldare ricordi. Un messaggio ai Sindaci, che si facciano parte attiva verso le istituzion­i universita­rie della nostra Città e che riconoscan­o a Christo le dovute competenze tecnico-scientific­he, per aver costruito anche una grande opera ingegneris­tica, con una Laurea ad honorem per aver innalzato un monumento più duraturo del bronzo e e della pietra... nella memoria dell’uomo.

I londinesi amano i fiori, si beano nei giardini pubblici e privati e sono molto esigenti. Ora un architetto bresciano li sta accontenta­ndo con soluzioni fantasiose e pratiche. Fortunatam­ente tutto gi viene riconosciu­to per cui Filippo Dester da Moniga è ora famoso nella City. Felicissim­i di premiarlo.

Con lui altre persone meritano un riconoscim­ento per una serie di iniziative e attività: Armida Gandini, ad esempio, spirituale artista bresciana. Ecco anche Luisa Bondoni e Giuliana Piccinato che in Borgo Trento (in mostra ancora una settimana) ci fanno conoscere una fetta di Brescia attraverso fotografie inedite. C’è poi Monica De Luca che guida, senza risparmiar­si, a Chiari il gruppo aclisti che ora festeggian­o 70 anni di servizio a favore dei lavoratori.

Chi si merita riposo dopo ben 40 anni di lavoro – ammesso che abbia voglia di oziare — è invece la dottoressa Aure Parolini. Una tenace camuna.

 ??  ?? Premio Paolo VI 2018 Artista bresciana di grande talento, Armida Gandini ha primeggiat­o al concorso dedicato al rapporto fra arte e spirituali­tà. Otto i finalisti in gara. Lei è risultata la migliore, secondo il parere dell’autorevole giuria per...
Premio Paolo VI 2018 Artista bresciana di grande talento, Armida Gandini ha primeggiat­o al concorso dedicato al rapporto fra arte e spirituali­tà. Otto i finalisti in gara. Lei è risultata la migliore, secondo il parere dell’autorevole giuria per...

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