Nabucco e Traviata con la Verdi per tutti
Uno degli aspetti più encomiabili della Verdi è che non ha paura di rischiare, di sperimentare, di andare oltre le forme canoniche della classica e le regole istituzionali del concertismo. In Auditorium sono nati il «Coro degli stonati», aperto a tutti coloro che vogliono cimentarsi nel grande repertorio corale anche senza aver mai studiato, e «La Verdi per tutti», orchestra amatoriale che raccoglie quanti hanno studiato uno strumento ma che per i più svariati motivi hanno intrapreso carriere lavorative diverse. Una formazione già nei sogni di Vladimir Delman, che fondando la Verdi già pensava di affiancare all’orchestra professionale una amatoriale; la prematura scomparsa del maestro russo non permise di concretizzare l’idea, che prese invece forma nel 2005; oggi vi militano negozianti e ingegneri, insegnanti e impiegati che provano settimanalmente, seguiti dalle prime parti della Verdi, e che si esibiscono ormai stabilmente, spaziando dal 700 alla contemporanea. Stasera si ripresentano sul palco dell’Auditorium (ore 20, l.go Mahler, € 7, tel. 02.83.38.94.01) diretti da Andrea Oddone in un programma spettacolare e cinematografico: si parte con Verdi, l’ouverture da «Giovanna d’Arco», il Preludio all’atto I di «Traviata», la sinfonia del «Nabucco» e la «Marcia trionfale» dall’«Aida»; a seguire Nino Rota.