Festa, un Amleto a tu per tu con il pubblico
Il simbolo del tormento interiore dei romantici e, ancor di più, delle nevrosi dell’anima moderna. Diafano, delicato nell’abito nero, Amleto, il principe di Danimarca, continua ad aggirarsi nelle fredde stanze o sugli spalti del castello di Elsinore, tormentato dal dubbio ovviamente, salvo eccezioni. Stasera sarà a Orzinuovi, a Palazzo Franguelli (via Zanardelli), dimora settecentesca con splendido giardino, per inaugurare la breve stagione estiva organizzata da Fuori Quinta. Una miscela di teatro, letteratura, musica e cabaret.
Amleto. Come fosse un racconto è il primo appuntamento ideato e condotto da Riccardo Festa, genius loci, attore e videomaker affermato. «È uno spettacolo-conferenza con impianto scenico leggero (un tavolo, due libri…) — ci confida il protagonista — in cui racconto il dramma scespiriano accompagnato dalla lettura di alcun i passi, cercando di mettere a fuoco il contesto del teatro elisabettiano e la struttura drammaturgica e scenica. Quella di Amleto è una storia che tutti pensano di conoscere, ma ha i suoi nodi da sciogliere. È il testo su cui ho lavorato di più e il mio intento è quello di rimanere nella dimensione di una chiacchierata tra amici».
Secondo appuntamento il 7 luglio con Il deserto dei tartari, forse il più noto romanzo di Dino Buzzati nell’adattamento di Maura Pettorruso, affidato all’interpretazione di Woody Neri per la regia di Carmen Giordano. La vicenda, come si ricorda, ambientata proprio in una fortezza, la Fortezza Bastiani, ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all’interno del conflitto, si traduce in un intenso monologo in cui il tenente Drogo, il protagonista,si confronta con se stesso, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue paure esistenziali.Una voce soul unica e irripetibile, un destino in agguato: Amy Winehouse. Alice Conti, attrice performer e cantante, presenta, il 14 luglio, Amy &
Blake, l’ultimo tragicomico concerto di un’icona planetaria della musica che ha vissuto tutto, ha amato troppo ed è bruciata in fretta. Per finire, 20 luglio, Romeo & Giulietta. L’amore fa schifo, ma la morte di più, una curiosa rivisitazione del capolavoro del Bardo il cui testo risulta essere un interessante connubio tra i classici versi di Shakespeare e la fresca drammaturgia di Beppe Salmetti, regia di Cecilia Ligorio. Sul palco si racconta com’è diventato Romeo oggi e come risponde al suo amore Giulietta, ma soprattutto grazie all’ausilio della musica — brani originali composti appositamente da Simone Tangolo — si canta di Paride e di altri personaggi lasciati in disparte, ma anch’essi sofferenti. In scena, oltre a Salmetti, Ligorio e Tangolo, anche Alice Conti. Inizio ore 21. Biglietto 10 euro, abbonamento 20.
Con Festa e il suo «Amleto» debutta la breve miscela di teatro, letteratura, musica e cabaret organizzata da Fuori Quinta a palazzo Franguelli, Orzinuovi
Dramma colloquiale Amleto ha i suoi nodi da sciogliere li affronto nella dimensione di una chiacchierata tra amici