Sky dice addio Brescia in diretta solo in streaming
Scade oggi il contratto dell’Airone, ormai sfiduciato. Diritti tv: vince Dazn
Svolta nella serie cadetta: nel prossimo triennio la Serie B sarà trasmessa sulla piattaforma Dazn, il Netflix del pallone (9,99 euro l’abbonamento mensile). Solo l’anticipo del venerdì sera andrà in chiaro su Rai o Mediaset, il resto del torneo sarà visibile su pc o smartphone. E ritorna la domenica pomeriggio. Intanto oggi scade il contratto di Caracciolo.
Il contratto scade oggi, il 30 giugno è arrivato. La speranza è quasi persa e il «quasi» va aggiunto solo perché questa lunga storia dovrà anche «finire prima o poi» (citazione di Gino Paoli). Ma non così. Pare surreale a tutti, non solo al diretto interessato.
Andrea Caracciolo, da Stintino, si sfoga in privato con gli amici di sempre. Quelli che lo vorrebbero ancora a Brescia con la fascia da capitano al braccio e gli chiedono ogni giorno se ci siano novità. Accade da 20 giorni, da quando è partito per la Sardegna con la convinzione che l’accordo per il rinnovo annuale da calciatore fosse vicino. Serviva un cenno, una telefonata. Quella che l’Airone sta ancora aspettando, deluso prima che spazientito. Non ha ancora prenotato il biglietto di rientro per Brescia e, coerente con una scelta di vita ribadita più volte nel corso della carriera, non ha nemmeno dato mandato al procuratore Alessandro D’Amico di guardarsi attorno per sondare le alternative. Perché, questo è chiaro, se Caracciolo non resterà a casa da giocatore, non lo farà nemmeno da dirigente. Se la sorezza cietà in queste settimane si fosse dimostrata interessata a perorare questa causa, dopo un contratto quinquennale declinato dal calciatore (si sente ancora tale), lo avrebbe fatto. Il silenzio assordante dice tutto sulla rottura. L’Airone ha confidato agli amici la sfiducia verso una felice risoluzione della vicenda e, ferito per il comportamento di Cellino e Marroccu nei suoi confronti, ha manifestato l’ama- per non aver potuto salutare la sua gente con una gara d’addio. Da domani, salvo clamorosi colpi di scena, sarà svincolato e libero di decidere dove andare a giocare. Per assurdo anche a Brescia, ma una riapertura del canale passa per forza da un ripensamento societario. E gli acquisti ipotecati di Antonsson e Miracoli — due alternative alle punte titolari — lasciano pensare ai titoli di coda più ancora dell’accordo con Alfredo Donnarumma: l’Empoli (dopo aver chiuso con le rondinelle per una cifra superiore ai 2 milioni) ha dato il via libera all’agente Mario Giuffredi per trattare con Cellino e l’intesa arriverà. Caracciolo, tuttavia, aveva già manifestato la disponibilità a rimanere da punta di scorta: sono le trattative ormai definite con i due rincalzi a far dubitare, non il previsto arrivo di un «big». Addio Sky: la svolta
Da ieri, intanto, la Serie B ha il portafoglio più pieno ma ha spento la tv. Il prossimo campionato, al via venerdì 24 agosto, sarà visibile solo in streaming, via pc o smartphone (e smart tv). È stata Dazn, la nuova piattaforma di proprietà del gruppo Perform, che aveva già acquistato il 30% della Serie A in esclusiva, a vincere la sfida dei diritti per il prossimo triennio con un’offerta di 22 milioni annui (più bonus), nettamente superiore a quella di Sky. Le società gongolano anche per la decisione di dividere il 20% del paracadute delle retrocesse dalla Serie A tra tutte le iscritte. Sarà un campionato più equilibrato, ma in televisione si vedrà solo l’anticipo in chiaro del venerdì sera, da assegnare entro il 10 luglio a Mediaset o Rai. Dazn costerà 9,99 euro al mese, sarà il Netflix del pallone. Lo spezzatino già abbozzato prevede il piatto forte alla domenica pomeriggio, quando saranno tramesse almeno 6 delle 11 partite totali. Un ritorno al passato, non solo una porta verso il futuro.