San Felice, nessun virus nelle ultime due analisi: allarme verso il rientro
ASan Felice del Benaco resta in vigore l’ordinanza — emessa ieri mattina — di divieto d’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto per scopi alimentari, dopo che le analisi del 18 giugno del gestore Acque Bresciane hanno riscontrato la presenza di un virus fecale (Norovirus GII). Ma ci sono buone notizie: le ulteriori analisi sui campioni d’acqua del 25 ed 28 giugno effettuate dall’istituto Zooprofilattico, non hanno riscontrato la presenza del virus. Si dovrebbe andare quindi verso la revoca dell’ordinanza (oggi o al massimo lunedì). Ma la direzione sanitaria di Ats vuole il massimo delle garanzie: attende il campionamento di un terzo prelievo e delle controanalisi. Va ricordato che nei giorni scorsi non si è manifestata alcuna patologia gastroenterica collegabile al consumo d’acqua pubblica: possibile che le analisi del 18 giugno abbiano intercettato la presenza di Dna del virus non attivo. A detta di Acque Bresciane infatti l’impianto di potabilizzazione che tratta l’acqua attinta dal lago ben funzionante, non è lo stesso del giugno 2009, quando un cocktail di virus e batteri fecali portò all’intossicazione di 3mila persone. Nel frattempo restano attive dalle 6 alle 24 le autobotti di Acque Bresciane per la distribuzione di acqua potabile a San Felice (parcheggio pubblico di via Dietro Castello), a Portese (parcheggio in via dei Pescatori) e Cisano (via Santabona). Gli esercizi commerciali e turistici possono richiedere al gestore (telefono 800556595) il riempimento di serbatoi privati. Certo è che tra buona parte dei 3500 residenti e dei 10mila turisti si è scatenato il panico. Ne è amareggiato il sindaco Paolo Rosa: «Auspico che la situazione torni alla normalità il prima possibile e che in futuro siano sempre garantiti gli standard di qualità dell’acqua pubblica». Troppo presto per parlare di ricorsi per danni d’immagine: «li valuteremo in una fase successiva». (p.gor.)