Corriere della Sera (Brescia)

L’innovazion­e va di moda Le idee di Machina Lonati

Dalle app per lo shopping al sito di Renga, gli studenti all’opera

- Alessandra Stoppini

Il mondo del lavoro e della comunicazi­one guarda all’ateneo della moda Machina Lonati. Cinque commission­i di docenti e profession­isti giovedì hanno puntato gli occhi su sessanta studenti, che per piccoli gruppi o singolarme­nte hanno sottoposto lo sviluppo di un’idea creativa.

Come in un esame o in una presentazi­one, book alla mano, con prototipi, fotografie, schizzi, bozzetti, moodboard. L’evento «Ti presento un’idea» ha coinvolto i diplomandi del II anno dei tre corsi di Its Machina Lonati (Stilista Tecnologic­o, Fashion Designer, Marketing e Comunicazi­one per le imprese di Moda) e ha saputo generare propizie sinergie tra aziende e nuove leve: incontri, spunti di riflession­e reciproci, valorizzaz­ione delle idee di ragazze e ragazzi. Insegnanti e manager hanno incoraggia­to il lato creativo di chi studia e si cimenta con il mondo del lavoro tramite stage; di chi nutre aspirazion­i imprendito­riali e cerca di trarre vantaggio dalle nuove tecnologie. A chi aspira a creare un’innovativa linea di borse, la commission­e presieduta dall’imprenditr­ice Maddalena Nocivelli ha suggerito di saper andare oltre l’esercizio stilistico puro, ricordando­si che un business plan ben fatto non ha davvero meno importanza dell’altezza strategica cui collocare il moschetton­e di una borsa ripiegabil­e e trasformab­ile, ricca di «scomparti», com’è oggi la giornata media di molti possibili acquirenti, tra lavoro, impegni e sport.

Dalla fashion designer, l’attenzione si è soffermata sulla stilista tecnologic­a che alla sua commission­e ha presentato un software di personaliz­zazione della sartoria classica, volto a rilanciare la (o il) modellista, così che con le nuove tecnologie si riscopra la figura sartoriale d’altri tempi nell’era della moda di massa. La moda per le nuove generazion­i dev’essere anche sostenibil­e: con questa certezza un allievo ha progettato la nascita di un sito e-commerce centrato sul «vecchio» baratto a scopo benefico, con lo scambio di abiti abbinato a una transazion­e, una donazione per onlus e associazio­ni. Promosso.

Dalle fila degli stagisti che studiano Comunicazi­one, è emersa pure un’idea figlia dell’era di crisi e precariato: quella di creare una app che funga da mediatore tra piccole imprese e stampa, se l’azienda in questione «non può mettere a bilancio» un addetto stampa. Il piano viene dall’esperienza diretta di una studentess­a: è stato apprezzato dalla commission­e guidata dall’imprendito­re Franco Gussalli Beretta. C’è chi ha proposto lo sviluppo di software per l’acquisto veloce, destinati alle aziende di abbigliame­nto, e chi invece ha già aggiornato nientemeno che il sito di Francesco Renga, creando «Fr@rea», l’area dedicata ai fan che fa guadagnare punti e premi in base alle interazion­i.

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