«A luglio niente stipendio Così ci tolgono la dignità»
Marianna, 40 anni, due figli a casa ieri ha bucato una ruota dell’auto: «Devo stare attenta a ogni spesa; a luglio non prenderemo lo stipendio»
«Credo tantissimo in questa battaglia e nel governo, il primo che sento dalla nostra parte. Ma sono sfiduciata, molto sfiduciata. Penso che il prossimo mese non prenderò un euro di stipendio, e ho due figlia a casa». Marianna Canale ha 40 anni, è napoletana (e infatti mentre si fa un selfie con Di Maio grida «viva Napoli»), trasferitasi a Brescia nel Duemila. È operaia specializzata alla Invatec dal 2004: «Un lavoro che dà grandi soddisfazioni perché produciamo microcomponenti sanitari che entrano nel corpo umano». Queste per lei sono settimane drammatiche. Ogni spesa imprevista è un carico a bastoni all’angoscia quotidiana: «Oggi mi si è bucata una ruota della macchina. Non ci voleva. Devo stare attentissima ad ogni uscita imprevista». Già, perché se tre giorni fa ha ricevuto l’ultima busta paga piena, da 1400 euro, il 27 luglio sa che sul conto corrente non le verrà accreditato un euro: «Perché a giugno, per protesta, non abbiamo lavorato». Eppure ha il mutuo della casa a Castel Mella da pagare. Un incubo, quello della perdita del posto di lavoro, che prosegue da tempo. Toglie il sonno e la serenità famigliare: «Anche lo scorso anno, quando già si parlava di licenziamenti, i miei figli non rispondevano nemmeno più al telefono per paura che fosse l’azienda a comunicarci una notizia drammatica». Non sono meno drammatiche le altre storie personali. Come quella di Ciro, 41 anni, anche lui di origini napoletane, con tre bimbe a casa (tra cui una neonata) e una moglie che ha lavorato per dieci anni con agenzie interinali e adesso è disoccupata: «L’unico stipendio che entrava in famiglia era il mio». (p.gor.)