Del Bono bis, prima seduta del consiglio da record
Meglio di questo Pd solo la Dc nel 1951: in Loggia con il 44% dei voti portò 28 consiglieri su 40
Oggi alle 9.30 a Palazzo Loggia prende il via formalmente il Del Bono bis con il primo consiglio comunale della nuova stagione. Tre settimane fa la partita elettorale si è risolta al primo turno con una vittoria secca per l’Amministrazione uscente. Gli assessori oggi verranno comunicati ufficialmente in consiglio comunale e seguirà un dibattito. Il peso del Partito democratico è pesante sia in giunta (oltre al sindaco, quattro assessori) che in consiglio comunale: la squadra sarà infatti composta da ben 15 consiglieri su 32, praticamente la metà del consiglio comunale.
Alle 9.30 l’esame della condizione degli eletti, a seguire il giuramento del sindaco. Oggi a Palazzo Loggia prende il via formalmente il Del Bono bis con il primo consiglio comunale della nuova stagione. Tre settimane fa la partita elettorale si è risolta al primo turno con una vittoria secca per l’Amministrazione uscente. Del Bono riconfermato, niente ballottaggio, in mezzo un paio di settimane abbondanti di trattative interne alla coalizione per decidere la squadra degli assessori. I quali oggi verranno comunicati ufficialmente in consiglio comunale e seguirà un dibattito. Oltre al ticket Del Bono-Castelletti le conferme sono Federico Manzoni (Trasporti), Valter Muchetti (Lavori Pubblici), Michela Tiboni (Urbanistica), Marco Fenaroli (Politiche sociali) e Roberta Morelli (Pari opportunità), questi ultimi due con deleghe mutate rispetto alla passata giunta. I nuovi entranti sono Fabio Capra (Bilancio), Miriam Cominelli (Ambiente) e Alessandro Cantoni (Casa). Gli assessori nominati eletti come consiglieri verranno sostituiti dai primi votati non eletti. Il peso del Partito democratico è pesante sia in giunta (oltre al sindaco, quattro assessori) che in consiglio comunale: la squadra sarà infatti composta da ben 15 consiglieri su 32, praticamente la metà del consiglio comunale. Merito del quasi 35% dei voti presi alle amministrative, pari a due voti su tre di quelli presi complessivamente da Del Bono. Quindici consiglieri appartenenti a un unico partito sono un record quasi assoluto. Da quando c’è questo sistema di voto mai nessuna forza politica era riuscita ad avere tanti consiglieri. Non il Popolo della libertà del 2008, che portò in Loggia 14 consiglieri (su 40). Non il Pds del 1994 (12 consiglieri) o la Lega lombarda del 1991 (14 consiglieri, ma un altro sistema elettorale). Per trovare gruppi più numerosi bisogna risalire alla Democrazia cristiana della Prima Repubblica. Nel 1951, per intendersi, la Dc prese il 44% dei voti e portò in Loggia 28 consiglieri su 50. Nel 1956, grazie a un corposo 46%, i consiglieri furono 25, la metà esatta del totale, nel 1960 24 e dal 1964 in poi sempre in calando. Insomma, il Pd che a livello nazionale non schiva sberloni in alcun modo, a Brescia si consola ampiamente. Lo spazio dell’opposizione sarà invece dominato dalla Lega che, in consiglio, porta ben sette consiglieri (sui 12 complessivi non di maggioranza).
Di area Pd, a meno di sorprese, sarà anche il presidente del consiglio comunale. Dopo liti, trame di palazzo e interviste sui giornali la pace è tornata e presidente del consiglio sarà Roberto Cammarata. Il quale, per intendersi, avrebbe preferito fare l’assessore mentre altri avrebbero voluto limitarlo nel ruolo di capogruppo. Le prime due votazioni (a scrutinio segreto) per l’elezione del presidente del consiglio saranno a maggioranza qualificata dei due terzi. Serviranno quindi almeno 22 voti, uno in più dell’attuale maggioranza. Dalla terza votazione sarà sufficiente la maggioranza semplice. Cammarata peraltro condurrà le danze in qualità di consigliere anziano (che non è il più vecchio, ma è frutto di un mix tra voti di partito e preferenze). Presiederà quindi la seduta e, a meno di sorprese, resterà al posto di presidente del consiglio dall’inizio alla fine. In programma oggi non molto altro, ad eccezione della comunicazione della composizione dei gruppi consiliari (e dei relativi capigruppo) e della elezione della commissione elettorale comunale. Si inizia alle 9,30 e si potrebbe finire presto, giusto in tempo per il pranzo. Per i consigli comunali lunghi, quelli che vanno avanti fino a tarda sera, bisognerà aspettare l’autunno.