Corriere della Sera (Brescia)

De Zerbi: tre mesi per il caso Foggia Maxi plusvalenz­e: Brescia nelle carte ma nessun rischio

- Lu.Ber. Davide Zanelli

Il calcio italiano, in questi giorni, rischia di subire una piccola scossa che riguarda, anche se parzialmen­te, il Brescia. Un’indagine coordinata dal sostituto procurator­e Serenella Rossano inchioda Chievo Verona e Cesena, ree di aver gonfiato oltremodo le valutazion­i di alcuni calciatori al fine di aumentare il patrimonio netto della società e rientrare nei parametri stabiliti dalla Lega Calcio. Maxi plusvalenz­e, in gergo. Sono dodici le cessioni incrociate, alle quali vanno aggiunte un’operazione tra Novara e Chievo e due tra Cesena e Brescia. I calciatori coinvolti nello scambio effettuato tra la società biancoblù e quella romagnola sono Emanuele Fonte, difensore classe 1992 salito in Lombardia dalla Romagna, e Antonio Romano, attaccante classe 1995 che aveva fatto il percorso inverso. Entrambi sono stati valutati 2 milioni e 400 mila euro, valore ritenuto abnorme rispetto alle loro doti: il primo è finito a giocare nel Faetano (San Marino), il secondo quest’anno era al CandidaMel­fi (Promozione lucana). I fatti risalgono al 2014, ultimo anno della gestione Corioni, che era stato già deferito per un’operazione analoga con il Parma legata a Matteo Mandorlini e Cristian Pedrinelli. La Procura Federale chiese 30 mila euro d’ammenda, la società fu invece dichiarata innocente. Campedelli e Lugaresi, presidenti di Chievo e Cesena, sono stati deferiti ma, se il club romagnolo è sull’orlo del baratro perché sommerso dai debiti, quello clivense rischia la retrocessi­one. Per quanto riguarda il Brescia, invece, non ci sono rischi sportivi: potrebbe essere proposta di nuovo una multa, anche se in questi casi è sempre difficile fare previsioni. Bisognerà attendere il processo, al via tra circa venti giorni.

Una sentenza invece è già arrivata per il Foggia e per Roberto De Zerbi. Il tecnico bresciano, che allenerà l’anno prossimo il Sassuolo, è stato squalifica­to per tre mesi mentre i pugliesi affrontera­nno la prossima Serie B con 15 punti di penalizzaz­ione. Il club era stato deferito a maggio «per avere reimpiegat­o nell’attività gestionale e sportiva nelle stagioni 2015/2016 (quando il bresciano era in panchina, ndr) e 2016/2017 un importo monetario molto ingente, sia a mezzo di bonifici, sia a mezzo di denaro contante, proventi di attività illecite di evasione e/o elusione fiscale».

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Squalifica­to Roberto De Zerbi, ex Foggia, ora allena il Sassuolo (LaPresse)

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