Corriere della Sera (Brescia)

Differenzi­ata in crescita Il record a Brescia: +52%

-

Solo l’un per cento dei rifiuti raccolti da A2A finisce in discarica. Sono anni che il restante 99% viene destinato agli impianti per il riciclo dei materiali (67,5%) — si pensi alla plastica, all’umido o al vetro — oppure trova spazio (31,5%) nei forni dei termoutili­zzatori, dove si utilizza come «combustibi­le» in sostituzio­ne del metano: oltre all’elettricit­à prodotta, si recupera calore per scaldare l’acqua per il teleriscal­dame nto, come succede nell’impianto di via

Codignole (Brescia). Tra le tante città dove A2A gestisce la raccolta dei rifiuti urbani, Brescia è quella che nell’ultimo anno ha fatto registrare il balzo in avanti più significat­ivo: grazie all’introduzio­ne del nuovo sistema di raccolta (obbligator­io e non più volontario), Brescia è passata dal differenzi­are il 44,5% dei rifiuti al 67,7% . Da fanalino di coda della Lombardia, è balzata in avanti. Raggiungen­do quindi i valori degli altri capoluoghi, con l’eccezione della sola Milano, ferma al 54%. Una mutata sensibilit­à collettiva e più stringenti politiche comunitari­e hanno spinto in questa direzione: ecco come si spiega la crescita generale che si è registrata in Lombardia, dove città come Cremona, Mantova e Lodi erano da anni sopra il 70%. La sfida, per Brescia, ora è ridurre la quantità di rifiuti prodotti per abitante, che al momento rimane ancora più alta di diverse altre città, compresa la vicina Bergamo. Nel frattempo, A2A è impegnata nella costruzion­e di alcuni impianti per la valorizzaz­ione della frazione organica: uno sorgerà a Bedizzole e avrà una capacità di trattament­o pari a 75 mila tonnellate l’anno. L’obiettivo è estrarne «biometano», utile per alimentare i bus della città. (m.tr.)

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy