Caso Caracciolo Un contatto ma nulla di fatto
Il contatto c’è stato, lunedì sera. Ma non sono stati fatti significativi passi su una vicenda che è ferma da 25 giorni. Andrea Caracciolo e il Brescia non sono ancora due pianeti distanti, una possibilità – pur complicata – per il rinnovo resterà sempre finché il calciatore non firmerà altrove, la società tuttavia resta sulle sue posizioni. O meglio, il presidente Cellino continua a ritenere che sia tempo di voltare pagina in attacco e sia giunto il momento di salutare la bandiera per eccellenza di una squadra scossa, negli ultimi 4 anni, da tante mareggiate ma rimasta ancorata al suo Airone. Una telefonata tra il dg Francesco Marroccu e Alessandro D’Amico, l’agente del calciatore, va messa agli atti: lunedì il primo ha chiamato il secondo e si è parlato anche (ma non solo) di Caracciolo. A poche ore dalla conferenza stampa in cui il presidente ha fatto intuire le proprie intenzioni sul futuro dell’atleta, il morale del suo entourage non era certo alto. Le ultime parole hanno messo del sale sulla ferita, per quanto il direttore generale cerchi di provare a tenere aperta una porta adesso servirebbe una virata di Cellino e un incontro diretto tra proprietario e (ex, ad oggi) capitano per riaprire la partita. «Il rinnovo non dipende da Andrea, permane il pessimismo sul futuro» trapela dall’angolo dell’Airone mentre la società, cui va riconosciuto un attivismo inedito sul mercato, è concentrata sul completamento della rosa e su qualche uscita da definire entro l’11 luglio. Quando, agli ordini di Suazo, la squadra si radunerà al San Filippo prima della partenza di domenica 15 per Darfo. La prima amichevole il 18 sarà contro una rappresentativa di dilettanti; il 22 contro un’altra selezione camuna, mentre il 28 si completerà il ciclo contro Ciliverghe e Darfo, che ospiterà le amichevoli allo stadio comunale. Intanto, Roberto Boscaglia sta per trovare panchina: è vicino alla Virtus Entella, retrocessa in C ma convinta di poter essere ripescata. (lu.ber)