Da Milano a Lodi, la Statale inaugura l’ospedale per gli animali domestici
Vago: «Struttura d’avanguardia». Entro ottobre il trasferimento di Veterinaria
LODI Mentre le autorità stanno predisponendo il taglio del nastro in aula magna, un cane è già sul tavolo operatorio per un intervento all’addome. Nel pomeriggio arriverà pure un cucciolo di capriolo trovato ferito nelle campagne e recuperato dalle guardie zoofile. L’ospedale veterinario per i piccoli animali dell’Università Statale di Milano, ufficialmente trasferito ieri dagli edifici di via Celoria alla nuova sede del polo universitario di Lodi, è in realtà operativo a pieno regime dall’8 giugno scorso. In venti giorni ha accolto 299 animali da compagnia tra cani, gatti ed «esotici» — tra cui un geco leopardino del Pakistan e un pitone — in sale operatorie che il rettore uscente della Statale Gianluca Vago ha definito «all’avanguardia in Italia e in Europa».
Da ieri il polo universitario di Lodi di Medicina veterinaria è una realtà, con l’ospedale dei piccoli animali che va ad aggiungersi a quello per i grandi animali, inaugurato nel 2005 e operativo da quasi 15 anni. Entro ottobre, infine, saranno completati gli spazi della didattica progettati dall’archistar giapponese Kengo Kuma con il trasferimento completo della facoltà da via Celoria a Lodi e di circa 2.400 studenti iscritti, in tempo per l’inizio del nuovo anno accademico e per un investimento complessivo di 66 milioni di euro.
Costato 7,2 milioni di euro e realizzato su progetto di Cairepro, l’ospedale dei piccoli animali si congiunge alla clinica gemella attraverso l’area di diagnostica per immagini, uno dei fiori all’occhiello di veterinaria con una tac a 16 strati customizzata per cani e cavalli, risonanza magnetica di ultima generazione, radiologia digitale diretta, Spect (tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli) per scoprire le patologie tumorali, scintigrafia.
La nuova clinica — 3300 metri quadrati — comprende un’area di accettazione con triage, sale d’aspetto divise per tipologia (cani, gatti e animali esotici), quattro sale operatorie con piano rialzato da cui gli studenti possono seguire gli interventi in diretta e sei ambulatori che saranno aperti 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Per Gianluca Vago, rettore uscente della Statale «il nuovo polo universitario di Lodi, progettato vent’anni fa e poi riformulato secondo i parametri attuali, serve essenzialmente agli studenti. Chi studia in Statale deve essere messo nelle migliori condizioni per farlo e questa infrastruttura è una delle opere di maggiore qualità che ho visto nascere in Italia negli ultimi anni».
Il progetto università a Lodi procede di pari passo con il trasferimento definitivo della facoltà di Medicina veterinaria da Milano che sarà operativo dall’1 ottobre, lo stesso giorno in cui inizierà la carica del nuovo rettore Elio Franzini. Il sindaco di Lodi, Sara Casanova, accompagnata dal presidente della Provincia Francesco Passerini, ha annunciato che entro breve inizieranno i lavori per realizzare il collegamento ciclabile fra la stazione di Lodi e il campus di veterinaria, mentre da ottobre verrà istituita una navetta in grado di trasportare studenti e docenti in arrivo da Milano negli istituti ogni dieci minuti. L’invasione del «popolo universitario» è dietro l’angolo e la città non vuole farsi trovare impreparata.