Torrenti e scarichi a lago inquinati: Legambiente prepara gli esposti
Fuori legge i prelievi sulla sponda bresciana del Sebino. Bergamasca promossa
Se gli scarichi a lago nella Bergamasca sono migliorati, quelli sulla sponda bresciana del Sebino rimangono inquinati. Ecco perché Legambiente ha deciso di «presentare degli esposti alle autorità competenti», sperando così che le concentrazioni di batteri fecali — con risultati cronicamente fuori legge — diventino un ricordo del passato. Al momento, però, i risult a t i mi c robiologi c i dei prelievi fatti dalla «Goletta dei laghi» raccontano di scarichi, torrenti e sfioratori che riversano in acqua sostanze microbiologiche maggiori di quelle consentite. Nel comune di Sulzano, ad esempio, risulta inquinato «il campione prelevato presso la foce del torrente Calchere » . Fortemente inquinati (Enterococchi Intestinali maggiore di 1.000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2.000 UFC/100ml) «i campioni prelevati presso la Darsena di Pisogne » e all’altezza dello « scarico presso il pontile nord» di Peschiera (Monte Isola). Quello di Legambiente è un campionamento puntuale «che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali né pretendere di assegnare patenti di balneabilità». E tuttavia il lavoro della Goletta dei laghi aiuta a far luce sul problema dell’insufficiente depurazione dei reflui che riguarda sia la Valcamonica (l’Oglio) sia gli abitati dei diversi comuni bresciani. Ritrovare batteri fecali oltre il limite in torrenti o acque antistanti le spiagge significa che il sistema fognario non funziona come dovrebbe, Oppure esistono degli scarichi illegali. O quelli esistenti — causa urbanizzazione — non sono più sufficienti a gestire la situazione quotidiana, soprattutto d’estate.
«Siamo stanchi del reiterarsi ogni anno di questa situazione di inquinamento» ha detto Dario Balotta, presidente di Legambiente Basso Sebino. Dopo 13 anni dal passaggio della Goletta, qualcosa è migliorato. Due storici punti «inquinati» — la foce del torrente Borlezza (Castro) e la foce del fiume Oglio (Costa Volpino — risultano «entro i limiti», ma sono tutti in provincia di Bergamo. «I risultati sulla sponda bresciana continuano a destare preoccupazione — ha detto la presidente regionale di Legambiente Barbara Meggetto — ecco il perché dell’esposto».