I Franz Ferdinand portano l’indie nella casa del Vate
Con l’arrivo dei Franz Ferdinand e il loro indie-rock danzereccio la casa del Vate diventa dancefloor
Rossetti sbavati, ultracorpi danzanti e un delirio di onnipotenza ritmica succube del riff: il dancefloor è diventato il tempio del loro rito pagano.
Sex, drugs & Vittoriale: tra le citazioni colte (una a caso: David Bowie), le atmosfere hitchcockiane e i sussulti di profondità di Always ascending, il loro ultimo album, i sacerdoti in kilt dell’indierock Franz Ferdinand profaneranno l’anfiteatro stasera, per il festival di culto Tener-amente (dalle 21.15).
Il dominio ritmico della Scozia è iniziato nel 2002: Bob Hardy (il bassista) faceva il lavapiatti, Alex Krapanos (il frontman) il cuoco in un ristorante e l’unica band a essere trasmessa ossessivamente dalle radio erano i Coldplay. Due anni dopo, il loro primo album (Franz Ferdinand) ha iniziato a provocare isterie e svenimenti mistici tra gli adepti dell’indie rock. Perso il chitarrista Nick McCarthy — rimpiazzato senza rimpianti da Julian Corrie e Dino Bardot —, dopo cinque anni di astinenza e un disco patinato con gli Sparks, la band è tornata con Always Ascending:
una miscela fatale di brani ruffiani, melodie dure, elettronica anni Ottanta, chitarre funky e il tocco strobo del produttore francese Philippe Zdar, uno dei dioscuri dei Cassius. Nel mezzo, le loro muse: Alfred Hitchcock, David Bowie, Mark Twain e Tehching Hsieh, performer asiatico con pulsioni vagamente masochistiche venerato da Marina Abramovich auto-recluso per un anno (1978) in una cella creata nel suo studio. Ipse (Krapanos) dixit al Corriere: «L’ispirazione migliore arriva quando guardi altri medium. Se ci ispirassimo a Iggy Pop finiremmo per fare un disco alla Iggy Pop. Mettendo invece nella musica concetti presi da artisti che appartengono ad altri medium si crea qualcosa di nuovo».
Anche il presidente Usa Donald Trump — «un imbecille al potere», cit. Krapanos — e il suo ciuffo spettinato sono tra i medium di Always Ascending: «Andiamo in America e spieghiamogli l’Nhs (la sanità pubblica inglese, ndr)» cantano in Huck and Jim