Sale orfane della Vittoria Alata, c’è uno sponsor
Ora che la musa ispiratrice di Carducci ha spiccato il volo per Firenze, dove subirà un lifting con i massimi esperti dell’Opificio delle pietre dure, la sua alcova in Santa Giulia è rimasta vuota: con il comitato scientifico e la Soprintendenza, Brescia Musei dovrà ridisegnare l’allestimento delle sei sale riservate alla Vittoria Alata.
Premessa: la statua ha lasciato ieri il museo su un trasporto (d’arte) eccezionale diretto a Firenze, dove resterà circa un anno per il restauro, la pulitura e indagini ipertecnologiche. Dopo la remise en forme, nel 2019 tornerà a Brescia e al culto dei visitatori, ma sarà sfrattata in una cella del Capitolium, in modo da tornare alle origini e al luogo in cui è riaffiorata. Se Ubi Banco di Brescia ha risposto alla chiamata alle arti della fondazione e deciso di contribuire all’operazione con circa 50 mila euro (il totale del preventivo tra restauro, indagini e trasloco arriva a 919.524: altri mecenati hanno intestato alla causa circa 600 mila euro), Ubi fondazione Cab potrebbe contribuire a pagare il nuovo allestimento di Santa Giulia. Nessuna delibera è ancora stata autografata, ma in queste settimane si sta discutendo di un bonifico di 10 mila euro, che potrebbe anche essere rivisto e corretto a rialzo a seconda del progetto e delle necessità. L’intervento sarà annunciato ufficialmente a settembre, con il progetto del riallestimento delle sale: tra le ipotesi considerate per il nuovo percorso, c’è quella di far affiorare i resti romani che sono emersi in questi anni durante gli scavi. E di trasferirci l’installazione multimediale del Capitolium. (a.tr.)