Manca soltanto un centrale Novità in porta e sulle fasce
Se il Brescia 2017-18 non si è salvato con largo anticipo, lo deve anche a qualche scivolone del reparto arretrato. Ad Ascoli, 54 giorni fa, arrivò una toppa provvidenziale: lo 0-0 che evitò il dramma dei play out portò la firma in calce di Minelli, Gastaldello, Lancini e Longhi. Tutti presenti oggi, ma solo i due di mezzo saranno prime scelte per il futuro. E «Gasta» , 35 anni, si candida persino a diventare capitano. Tra i pali, invece, si volterà pagina. Un po’ per scelta del ragazzo di Virle, intenzionato a cambiare aria (non sarà il solo, in rosa permangono anche Pelagotti e Andrenacci). Un po’ per scelta della società, che ha puntato forte su Enrico Alfonso, tra i migliori profili a disposizione a parametro zero: arriva nel pieno della maturità dopo qualche treno lasciato passare in gioventù. Sugli esterni, invece, si è concentrato gran parte dello sforzo della dirigenza. Qui sarà rivoluzione totale, lo si era intuito con il mancato riscatto di Coppolaro. A destra sfrecciano già Sabelli e Rondanini, con Cancellotti più defilato; a sinistra Longhi partirà qualche metro dietro rispetto a Mateju, prelevato dagli inglesi del Brighton e già campione in patria (Repubblica Ceca) con il Viktoria Plzen. Un’operazione alla Spalek, anche se arriva in prestito e non a titolo definitivo. Manca un ultimo tassello: un quarto centrale, da affiancare a Meccariello oltre ai già citati Gastaldello e Lancini. Il profilo? Un marcatore agile e veloce, alla Somma, il vero bocciato di questo inizio d’estate. (lu.ber.)