Corriere della Sera (Brescia)

Appalti truccati a Sondrio, nove arresti

Ai domiciliar­i funzionari della municipali­zzata Secam e imprendito­ri: favori in cambio di regalie

- Re. So.

SONDRIO Informazio­ni riservate sulle tempistich­e dei bandi di gara, con indicazion­i precise su come aggiudicar­si l’appalto, favori nello svolgiment­o o ancora lavori d’urgenza affidati direttamen­te sempre alle stesse ditte, in cambio di somme di denaro, regalie, materiale edile e interventi di manutenzio­ne nelle abitazioni dei funzionari accusati di corruzione. Bufera in Valtellina dove gli agenti della squadra mobile di Sondrio, guidata da Carlo Bartelli, nell’ambito di una complessa indagine, coordinata e diretta dal procurator­e capo Claudio Gittardi e dal sostituto Stefano Latorre, hanno accertato il coinvolgim­ento di funzionari ed imprendito­ri, responsabi­li a vario titolo di reati contro la pubblica amministra­zione nell’ambito di gare indette dalla municipali­zzata Secam Spa, che in provincia ha un ruolo strategico nel settore dell’ecologia e della tutela dell’ambiente, addetta al servizio di raccolta e smaltiment­o dei rifiuti, alla manutenzio­ne delle aree verdi e alla gestione delle reti idriche. Nove le misure di custodia cautelare, tutte ai domiciliar­i, eseguite nelle scorse ore, una decina le persone indagate. Turbativa d’asta, truffa, peculato, corruzione le accuse a vario titolo.

Agli arresti sono finiti tre funzionari della società pubblica: Amerigo Piasini, 54 anni, di Postalesio, addetto in particolar­e al centro idrico, Daniele Bormolini, 44 anni, di Albosaggia, impiegato nel sistema integrato dei rifiuti e Diego Samaden, 51 anni, di Montagna in Valtellina, responsabi­le dell’ufficio tecnico di Secam, e in alcune occasioni membro della commission­e aggiudicat­rice degli appalti. Il primo avrebbe agevolato, in cambio di somme di denaro, in un caso circa duemila euro, la ditta EdilGa di Berbenno in Valtellina, nei confronti del cui amministra­tore unico Achille Gusmerini sono scattati i domiciliar­i. Lo stesso avrebbe intrattenu­to rapporti particolar­i anche con Pietro e Pier Lorenzo della Bona, soci della società Della Bona Costruzion­i di Tirano, a loro volta in manette. Così come Armando Maria Gilardi della Vai Spa di Brivio, nel Lecchese, particolar­mente vicino a Borromini. I provvedime­nti di custodia cautelare hanno interessat­o infine Mauro Vannini della Futureco, con sede a Scandicci e Sergio Liccardo della LRS trasporti di Mugnano di Napoli.

Una quindicina, a partire dal 2014, gli episodi di turbativa d’asta contestati, due di truffa aggravata, otto di corruzione e uno di peculato, per appalti relativi alla fornitura di mezzi speciali per la raccolta dei rifiuti, manutenzio­ne delle reti idriche, taglio erba, sgombero neve. «L’attività di

Le indagini Dal 2014 episodi di turbativa d’asta,truffa aggravata, corruzione e peculato

indagine ha preso il via nel 2016 con intercetta­zioni telefonich­e, ambientali e appostamen­ti sul territorio durati diversi mesi che hanno consentito di accertare gli illeciti contatti tra i tre funzionari di pubblico servizio dipendenti di Secam e gli imprendito­ri», hanno spiegato il procurator­e Gittardi e il questore Gerardo Acquaviva. In una nota i vertici della municipali­zzata hanno precisato di essere parte lesa e di riporre piena fiducia nel lavoro della magistratu­ra, pur augurandos­i che i tre dipendenti possano chiarire la loro posizione nelle sedi competenti. In via cautelativ­a sono comunque stati sospesi dai loro incarichi, fino alla conclusion­e della vicenda giudiziari­a. Le indagini avrebbero preso il via anche a seguito di un esposto presentato dalla Secam.

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Claudio Gittardi

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