Corriere della Sera (Brescia)

Avis, promozione con 10mila giovani Ora un’unica banca dati lombarda

In vista dell’estate tutti sono invitati a donare prima di partire per le vacanze

- Alessandra Stoppini

«Racconterò a tutti quello che ho imparato oggi, perché donare il sangue è importante». La frase, pronunciat­a da un bambino della primaria di Fiesse, da riscontro del grado di attivazion­e generato dal progetto «Piacere Avis», svoltosi in molte scuole di Brescia e provincia, con un elevato indice di gradimento.

Il percorso formativo – dalla scuola dell’infanzia all’università – è connotato anche dalla conoscenza dell’Associazio­ne Volontari Italiani Sangue. La famiglia avisina – così ama definirsi – in questo mandato dall’alto valore etico è supportata dall’Osservator­io sul Volontaria­to dell’Università Cattolica, che si avvale della docente di Pedagogia Maria Paola Mostarda come coordinatr­ice dei formatori reclutati per il progetto.

All’uditorio scolastico già rodato in passato, «Piacere Avis» ha aggiunto quest’anno 1.200 bambini della scuola dell’infanzia e 145 universita­ri, che sommati a 3.859 allievi della scuola elementare, 2.822 della media e 2.457 delle superiori, hanno raggiunto l’importante cifra di 10.483 persone, in età scolare ed evolutiva, con incremento notevole rispetto allo scorso anno (2.096 individui in più).

«Le scuole stesse ormai ci contattano direttamen­te – ha sottolinea­to il presidente di Avis Gabriele Pagliarini – perché insegnanti e dirigenti desiderano avviare un progetto eticamente importante, che viene peraltro rinnovato di anno in anno».

La continua revisione vuole rispondere meglio ai gusti dei diversi target d’età, cosa che avviene con successo.

«Piacere Avis» è nato infatti una decina d’anni fa; con il supporto dell’Università Cattolica sono reclutati i volontari che vengono poi ulteriorme­nte formati in seno all’Associazio­ne.

«Di solito – ha spiegato Pagliarini – un formatore necessita di almeno due mesi di pratica e di un continuo confronto con la coordinatr­ice Maria Paola Mostarda, che applica all’attività in Avis tutte le competenze tecniche e umane maturate nel contesto dell’Osservator­io sul volontaria­to».

Una prospettiv­a che non ha spaventato molti alunni delle scuole secondarie di II grado: sono 423 i giovani disponibil­i a farsi coinvolger­e da Avis una volta raggiunta la maggiore età, o a impegnarsi in comportame­nti solidali. All’interno delle scuole, è inoltre promosso il concorso «Avis got talent», che esorta alla realizzazi­one di materiale pubblicita­rio volto alla diffusione del messaggio di Avis, racchiuso nella massima latina «Mens sana in corpore sano».

«Vogliamo sensibiliz­zare la società a un corretto stile di vita, perché solo chi resta in salute può pensare di aiutare gli altri, donando il sangue».

Dal 26 giugno la Regione Lombardia ha unificato su un unico server i dati dei donatori, così che i medici abbiano a disposizio­ne un unico database fruibile da tutti. Chi dunque vuole donare il proprio tempo e il proprio sangue prima della pausa estiva, può telefonare alla segreteria provincial­e di Avis (situata nell’omonima piazzetta al civico 1, 030/3514411) per avere le necessarie informazio­ni.

 Pagliarini Le scuole ci chiamano per avviare un progetto eticamente importante

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Donazioni Non c’è alcuna emergenza, ma in vista delle ferie è meglio donare sangue

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