Rubinetterie Bresciane Più ricavi: 115 milioni
Un’impresa di famiglia. È questo che i fratelli Aldo e Carlo Bonomi hanno ereditato e stanno tramandando ai figli tutti già presenti nelle aziende del gruppo (Rubinetterie Bresciane, Valpres e Valbia). Imprese che con un mix tra «piccoli passi», investimenti costanti (27 milioni nel triennio 18/20), nuovi prodotti e maggiori servizi, puntano ad aprire nuovi mercati con l’obiettivo di crescere per continuare a competere «in un mercato sempre più difficile». E i risultati ci sono: ricavi in crescita oltre i 115 milioni di euro (104 nel 2016) e dopo aver pagato imposte per 4,2 milioni, l’utile netto si ferma a 11,7 milioni sostanzialmente in linea con l’anno precedente. «Non ci consideriamo soddisfatti dell’utile netto registrato — precisa il presidente Aldo Bonomi — ci aspettavamo di più». A farsi sentire sono stati gli aumenti della materia prima che l’azienda non è riuscita a trasferire al cliente finale. Lo stesso rischio si potrebbe ripresentare quest’anno anche a fronte di un incremento del fatturato dell’8% già messo a segno da gennaio. Ma la strategia resta la stessa: investire. Prevalentemente per linee interne alla continua ricerca di nuovi prodotti e sui processi produttivi grazie alle nuove tecnologie, ma soprattutto sulle persone. «Fatichiamo a trovare periti tecnici e ingegneri — ricorda Carlo Bonomi — Occorre un salto culturale che chiarisca ai giovani che l’impresa non è più quella, brutta e sporca, di una volta. Serve che i ragazzi vadano a vedere, a toccare con mano come sono oggi le aziende. Per questo abbiamo sempre dato valore al nostro ‘settore giovanile’ investendo nella formazione interna come ulteriore tassello per consolidare il futuro delle nostre aziende». Anche se non manca la speranza che si consolidino i «piccoli segnali di ripresa del settore oil & gas». (r.g.)