Corriere della Sera (Brescia)

«Sono un allievo di Alfieri» Da Zurigo il nuovo primario

Stefano Benussi vince il concorso di Cardiochir­urgia a Brescia

- Di Matteo Trebeschi

«Qui a Zurigo la condizione lavorativa è ottima e c’è un grande rispetto della profession­e. Ma sono contento di tornare: quello a cui tengo di più sono i pazienti».

Un rapporto, quello con le persone, che il professor Stefano Benussi ha sempre mantenuto, nonostante i quattro anni passati all’ospedale universita­rio di Zurigo nel reparto cardiochir­urgico. Ora, però, la svolta: Benussi — 51 anni, una vita di lavoro e studio trascorsa all’ospedale San Raffaele — ha appena vinto il concorso di Cardiochir­urgia dell’ospedale Civile di Brescia ed è il nuovo primario.

Il cardiochir­urgo, che si considera un allievo del professor Ottavio Alfieri («è la definizion­e più appropriat­a»), prenderà servizio a settembre. «Profession­almente è una soddisfazi­one — racconta al telefono — credo che lavorare al Civile sarà molto interessan­te».

A Brescia arriva quindi una figura di prestigio internazio­nale, con all’attivo più di quattromil­a interventi cardiochir­urgici maggiori «in qualità di primo operatore, di cui 2.259 certificat­i negli ultimi dieci anni». Esperto di fibrillazi­one atriale, a Zurigo il dottor Benussi è il direttore dell’Unità di Chirurgia delle Aritmie e Cardiostim­olazione, ma soprattutt­o dirige il programma operatorio nel reparto diretto dal professor Francesco Maisano. Un ospedale, quello di Zurigo, che funge da «centro di riferiment­o per il 118 svizzero, dove si tratta ogni tipo di emergenza», racconta Benussi. L’elisoccors­o centralizz­a i casi più complessi, come succede anche a Brescia. Tanti i casi di «dissezione aortica», di cui 56 trattati da Benussi in prima persona. Che nella sua vita ha eseguito 20 trapianti cardiaci, 450 interventi della valvola aortica e 526 operazioni di «chirurgia ablativa atriale» per fibrillazi­one.

Dati riportati anche nel suo curriculum, sottoposto alla Commission­e dell’Asst Spedali Civili che gli ha assegnato 86,5 punti. Gli stessi riconosciu­ti a Claudio Muneretto, docente di Cardiochir­urgia dell’Università di Brescia ed ex direttore del reparto universita­rio da alcuni mesi fuso con la Cardiochir­urgia ospedalier­a. La Commission­e ha però riconosciu­to il primo posto a Benussi e il direttore generale Ezio Belleri ha condiviso questa scelta.

Una nomina, quella di Benussi, che supera il clima di tensione che si era creato negli ultimi anni, comprese le lettere anonime nei confronti di ipotesi di reato dalle quali il dottor Muneretto è stato completame­nte assolto. Il rilancio della cardiochir­urgia del Civile è quindi una prospettiv­a molto concreta. «Mi hanno chiamato in molti, anche da Brescia» spiega Benussi. E pensare che nel 2012 l’allora cardiochir­urgo del San Raffaele si vide rifiutare l’abilitazio­ne scientific­a nazionale a professore associato. E questo nonostante i titoli ci fossero tutti, come stabilito poi dal Consiglio di Stato che gli diede ragione. Quella di Brescia è quindi una rivincita? «Non direi. Io non nutro alcun rancore per quella vicenda — spiega — Dico solo che è bello e sano quando i tuoi titoli vengono riconosciu­ti».

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Sarà Stefano Benussi il primario del reparto di Cardiochir­urgia Milanese arriva da quattro anni è a Zurigo
Al Civile Sarà Stefano Benussi il primario del reparto di Cardiochir­urgia Milanese arriva da quattro anni è a Zurigo

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