Corriere della Sera (Brescia)

Seduta lampo in Loggia per definire le commission­i Malumori in Forza Italia

- Thomas Bendinelli

È solo un consiglio comunale e le dinamiche sono locali, eppure i malumori interni al gruppo di Forza Italia che ieri si sono manifestat­i durante la veloce seduta a Palazzo Loggia sono lo specchio delle difficoltà di un partito da tempo in profonda crisi che subisce la forza attrattiva della Lega. E il consiglier­e Cinque Stelle Guido Ghidini che cambia fila dei banchi dell’opposizion­e e si sposta vicino ai consiglier­i leghisti lo avrà fatto solo per comodità logistica, ma sicurament­e mostra anche una vicinanza — se non politica quanto meno fisica — con gli alleati di governo a Roma.

Ieri il consiglio comunale è durato meno di un’ora: all’ordine del giorno la nomina delle commission­i consiliari, così come erano state definite nei giorni scorsi dalla conferenza dei capigruppo. La commission­e sul Bilancio è andata come sempre all’opposizion­e (presidente Gianpaolo Natali, Lega), le altre avranno come presidenti esponenti della maggioranz­a (sei del Pd, uno alla Civica per Del Bono e uno alla Lista Castellett­i): Urbanistic­a a Guido Galperti (Civica), Lavori Pubblici a Roberto Omodei (Pd), Servizi sociali a Lucia Ferrari (Pd), Istruzione a Giovanna Foresti (Pd), Commercio a Diletta Scaglia (Pd), Sicurezza a Dionigi Guindani (Lista Castellett­i), Viabilita a Marco Pozzi (Pd), Ecologia ad Anita Franceschi­ni (Pd).

L’approvazio­ne della composizio­ne e dei presidenti è atto scontato che tradiziona­lmente viene approvato all’unanimità. Ieri però non è andata così: l’ex capogruppo di Forza Italia, ora consiglier­e semplice, Mattia Margaroli si è prima astenuto sulla richiesta di modifica della composizio­ne di una commission­e fatta proprio dalla collega di partito e candidata sindaco Paola Vilardi poi, a voler rimarcare il disappunto, non ha votato l’approvazio­ne della delibera definitiva. Nulla di grave, un atto simbolico o poco più: «Non capisco perché un consiglier­e di partito è presente in quattro commission­i (Fontana, ndr) e l’altro solo in due; tutto qui», ha spiegato poi sotto il porticato della Loggia.

Molto altro, ieri, non c’è stato, se non appunto lo spostament­o di banco di Ghidini vicino ai colleghi della Lega. Con un posto vuoto in mezzo, però, quello di Simona Bordonali (è parlamenta­re e ieri era assente: a occhio capiterà spesso). Le commission­i ora dovranno decidere autonomame­nte l’ufficio di presidenza, composto oltre che dal presidente anche dal vice e da un segretario.

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In aula consiliare La seduta di ieri è durata poco è più di un’ora (LaPresse)

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