Sedicesimo Secolo, l’equilibrio gourmet tra ragione e sentimento
Non si passa casualmente da Pudiano, frazione di una cinquantina di anime nel comune di Orzinuovi, serve volerlo, motivati, specie verso sera, da un borgo d’indubbio fascino e da una coppia che da due anni lo anima con una ristorazione attuale ma senza eccessi, all’insegna di un desiderato equilibrio. Loro sono Simone Breda, la cucina, e Liana Genini, la sala, gli spazi quelli del Sedicesimo Secolo, ricavati dalla settecentesca scuderia di Palazzo Grazioli. L’Albereta di Marchesi, la Madonnina del pescatore di Moreno Cedroni, alcuni stellati della Svizzera francese le principali esperienze per una coppia non solo nel lavoro. Anche se nei piatti di Simone il territorio è segno da cercare piuttosto che presenza da esibire, qui sono le sue origini, e i ricordi, le suggestioni affiorano, volutamente, in più momenti di una cucina fortemente stagionale. Così è per il risotto cotto al brodo di croste di grana, melanzana viola e fumo di fieno, o per la rana pescatrice in «insalata di pomodori», dove l’acqua di vegetazione del pomodoro è l’elemento della memoria. Tante verdure, erbe aromatiche, a cui provvedono il mercato bresciano e un loro piccolo orto, pesce e carne preparazioni come preannunciato sempre «equilibrate», mai pesanti, nate di getto, d’impulso e poi perfezionate, da citare le lumache, panada e bagnet verd, sorta di viaggio tra Lombardia e Piemonte. Coerente la carta dei vini, poco territorio, tanta Italia da nord a sud, discreta presenza francese in una proposta da far evolvere. Interessanti, compreso il prezzo, i due menu degustazione: Mare e Terra.