Viola e violino Un doppio Braconi
Rodari docet e Amedeo Monetti ha imparato bene la prosa dello scrittore che sull’isola di San Giulio raccontò di come «C’era due volte il barone Lamberto». Il «due volte» è un leit motiv che ritorna nelle scelte logistiche e artistiche del direttore artistico dell’Orta Festival: due sono gli appuntamenti nel weekend, a uso e consumo dei sempre più numerosi turisti e appassionati che da Torino e Milano si recano sul lago d’Orta a goderne i panorami e ad ascoltare proposte musicali intelligenti e invitanti. Due sono anche gli strumenti che Simonide Braconi, prima parte scaligera, imbraccia stasera oggi (ore 21.15, chiesa di Santa Maria Assunta, Orta, € 10-15, telefono 02.33.10.39.62, ortafestival.it) accompagnato al pianoforte da Raffaelle Damaschi per un’intima «Brahms abend». Per andare al cuore dello spirito cameristico dell’amburghese Braconi incastona le due Sonate op. 120 del «suo» strumento, la viola, allo Scherzo dalla Sonata F.A.E. in cui si presenterà come violinista. Domani, stessa ora stessa location, il pianista veneziano Alessandro Taverna, che a 35 anni sta trovando la piena maturità artistica, illustrerà due volti di Chopin: il creatore di opere grandiose come la celeberrima Sonata in si minore, e l’inventore di pagine più brevi e musicalmente fantasiose come i quattro Scherzi.