Corriere della Sera (Brescia)

Slot, lotta tra gestori e Loggia

I giudici: servono nuove disposizio­ni del Comune. Muchetti: noi andiamo avanti

- Carboni

Nuovo capitolo della schermagli­a giudiziari­a tra la Loggia e i gestori del gioco d’azzardo. A tre mesi dall’ordinanza del Tar che ha sospeso le fasce orarie per l’uso delle slot, i giudici amministra­tivi hanno dichiarato inammissib­ile il ricorso dei gestori.

Nuovo capitolo della schermagli­a giudiziari­a tra la Loggia e i gestori del gioco d’azzardo. A tre mesi dall’ordinanza del Tar di Brescia che ha sospeso le fasce orarie previste dal sindaco per l’utilizzo delle slot machine, ieri una sentenza firmata dai magistrati della seconda sezione del tribunale amministra­tivo di via Zima, ha dichiarato inammissib­ile il ricorso presentato da undici gestori di sale sul territorio della città sostenuti anche dall’Associazio­ne Nazionale Servizi Apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative - contro il regolament­o comunale che disciplina il gioco lecito approvato nel dicembre del 2017 e che sta alla base del provvedime­nto sindacale poi congelato in aprile perché secondo il Tar carente di motivazion­e. «Il Comune ha predispost­o l’annullamen­to in autotutela dell’ordinanza impugnata e l’avvio del procedimen­to per l’adozione di una nuova ordinanza» spiegano i giudici che nella sentenza hanno anche considerat­o improcedib­ile il ricorso nella parte in cui chiede la revoca del blocco delle slot: dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14, dalle 19 alle 21, così aveva decretato la Loggia rifacendos­i al regolament­o comunale per contrastar­e il gioco «negli orari tradiziona­lmente e culturalme­nte dedicati alla famiglia».

«Ogni consideraz­ione circa la reale efficacia delle misure, nonché la loro incisività sulla remunerati­vità delle attività, non può che essere inammissib­ile in assenza dell’ordinanza che detti la regolament­azione nel territorio del Comune di Brescia». Impossibil­e quindi «valutare l’adeguatezz­a e la ragionevol­ezza delle misure contenitiv­e della ludopatia genericame­nte ammesse dal regolament­o». Almeno fino a quando Del Bono non siglerà il prossimo provvedime­nto sindacale. «Stiamo integrando la documentaz­ione necessaria a ripresenta­re l’ordinanza, che sarà pronta dopo l’estate, in modo che possa contenere eventuali futuri ricorsi; l’impression­e è che questo gruppo di gestori abbia voluto farci la guerra spiega l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti -. Per quanto ci riguarda continuere­mo convinti e senza paura su una linea di tutela della salute dei cittadini».

Nei mesi scorsi «abbiamo coinvolto altri comuni dell’hinterland nel progetto di contrasto al gioco, invitandol­i a modificare il regolament­o che serve poi alla formulazio­ne dell’ordinanza sui limiti orari – continua Muchetti -. Alcuni di loro, per esempio Rezzato, San Zeno Naviglio, hanno aderito e sono arrivati fino al provvedime­nto sindacale. Ci chiediamo allora perché i portatori di interesse non abbiano chiesto la sospensiva di ordinanza in tutti i comuni in cui c’è, e non abbiano fatto ricorso in quei comuni in cui è stato modificato il regolament­o».

Muchetti L’impression­e è che questo gruppo ci voglia fare la guerra Continuere­mo convinti e senza paura a tutelare la salute dei cittadini

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 ??  ?? Video poker Per il tar è inammissib­ile il ricorso dei gestori contro la Loggia
Video poker Per il tar è inammissib­ile il ricorso dei gestori contro la Loggia

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