Corriere della Sera (Brescia)

Delitto passionale a Pandino Spara e uccide in strada il nuovo compagno della ex

I due uomini erano colleghi. L’assassino ha tentato il suicidio

- Pietro Tosca

PANDINO (CREMONA) Ha dato appuntamen­to al collega di lavoro che aveva una relazione segreta con la sua ex compagna per un chiariment­o ma appena lo ha avuto a tiro lo ha freddato con tre colpi di pistola. Dramma passionale a Pandino, in provincia di Cremona, dove ieri alle 15.30 ha perso la vita José Martin Barrio Nuevo Diaz, peruviano di 43 anni, viveva a Melzo. A premere il grilletto Saverio Di Biase, 48 anni, residente ad Agnadello. I due lavorano alla Stockhouse italian logistic, azienda specializz­ata nella distribuzi­one di cosmetici e saponi. Nella stessa logistica è impiegata anche Alessandra Terenzi, compagna di Di Biase. I due vivono insieme, hanno una figlia, ma sono di fatto separati in casa e i loro rapporti sono tempestosi. «Da anni si sentono litigare», raccontano nel palazzina di fronte al municipio dove vivono. L’ultima lite furibonda giovedì quando ha preso a ricorrere nelle grida di Di Biase il nome di Tino, il diminutivo di José Martin.

Non è chiaro cosa sia maturato nella testa del 48enne che, secondo una prima ricostruzi­one, ha dato appuntamen­to al rivale in amore per il pomeriggio di venerdì. Ieri Di Biase non si è visto al lavoro mentre era presente regolarmen­te il peruviano che ha pranzato insieme ad alcuni colleghi in un ristorante di Rivolta in un clima di apparente tranquilli­tà. “Tino era tipo solare — racconta un collega —, non si sapeva che avesse una relazione sentimenta­le con Alessandra». «Mi aveva confessato — dice un altro — che stava con una che era in azienda manon aveva voluto dire chi». Nel pomeriggio Tino è uscito dalla Stockhouse alle 15 e alla guida della sua Polo Volkswagen, insieme ad Alessandra, si è recato all’appuntamen­to. Il luogo scelto da Di Biase era via Fiume, fuori dal ristorante cinese «Il giardino di Wang». Un altro dei posti dove i dipendenti della logistica saltuariam­ente vanno a mangiare. José Martin è arrivato per primo. Poco dopo è giunto su una Bmw Di Biase che è rimasto sul lato del ristorante. A questo punto il peruviano è sceso dall’auto mentre Alessandra rimaneva a bordo.

José Martin non ha fatto in tempo ad avvicinars­i alla Bmw che il rivale ha abbassato il finestrino e gli ha sparato a bruciapelo due colpi in sequenza e poi un terzo come per finirlo. Mentre il 43enne si accasciava la compagna dava l’allarme. Subito sono arrivati i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. La donna è rimasta a lungo a fianco della vittima . «Eravamo felici insieme — ha ripetuto —. Lo amavo». L’altra preoccupaz­ione era per la figlia: «Ucciderà anche lei». Precauzion­almente la minore è stata allontanat­a dall’abitazione di Agnadello. Intanto si è scatenata un’imponente caccia all’uomo. Di Biase è stato intercetta­to dopo neanche mezz’ora dai carabinier­i

La donna «Insieme eravamo felici, lo amavo: adesso chi mi ridarà il mio uomo?»

in una stazione di servizio a Settala. Alla vista dei militari il 48enne ha estratto la pistola puntandose­la al petto. Dopo un quarto d’ora di trattativa i militari sono riusciti a disarmarlo. Portato al comando dell’Arma di Crema è stato a lungo interrogat­o. La pistola sarebbe una scacciacan­i modificata..

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Via Fiume a Pandino dove ieri pomeriggio Saverio Di Biase ha ucciso il rivale in amore
(foto Rastelli)
Il luogo Via Fiume a Pandino dove ieri pomeriggio Saverio Di Biase ha ucciso il rivale in amore (foto Rastelli)

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