Corriere della Sera (Brescia)

Il fascino lunare di Zavalloni, la signora del jazz

Quote rosa a Iseo: un doppio live stasera alla pieve di Sant’Andrea. Sul palco Zavalloni e Colangelo

- Di Luigi Radassao a pagina

Quote rosa al potere nella serata conclusiva d’Iseo Jazz, alla ventiseies­ima edizione. La «casa del jazz italiano», come ama definirsi la rassegna sebina, chiude il cartellone con un double-bill alla Pieve di Sant’Andrea. Il palcosceni­co allestito all’ombra del campanile duecentesc­o accoglierà due musiciste tra le più interessan­ti che il panorama musicale nazionale possa offrire, Cristina Zavalloni e Federica Colangelo, per una serata che ribadisce e al tempo stesso sintetizza l’orientamen­to del festival: mettere a confronto diverse generazion­i di musicisti e porre in dialogo ricerche espressive differenti. Il tutto nel segno del jazz di casa nostra. Ad aprire le danze sarà la Zavalloni, cantante musicalmen­te esuberante che il pubblico bresciano conosce anche per le performanc­e di quattro anni fa: a giugno al castello di Desenzano, in dolce attesa e con il progetto La donna di cristallo; al Teatro Grande a dicembre, con il piccolo da allattare dietro le quinte e un ensemble di «ottoni barocchi» capitanati da Paolo Fresu. Artista davvero incredibil­e la quarantaci­nquenne bolognese, formazione jazzistica, studi al conservato­rio, a suo agio tanto con la scrittura quanto con l’improvvisa­zione, con la musica contempora­nea e la barocca. Ha suonato nei maggiori festival internazio­nali, da Montreux al Blue Note; per le più importanti stagioni di musica classica, dal Concertgeb­ouw al Lincoln Center; accompagna­ta da ensemble prestigios­i, dalla Bbc Orchestra alla Los Angeles Philharmon­ic; in collaboraz­ione con compositor­i quali Bussotti, Andriessen e Bocca- doro; incidendo per Egea, Winter&Winter, Felmay e Deutsche Grammophon. Questa sera avrà al suo fianco Cristiano Arcelli (sax), Daniele Mencarelli (basso) e Alessandro Paternesi (batteria) per presentare il nuovo Special Moon, lavoro dedicato alla luna e venuto alla luce da un’assidua frequentaz­ione di libri per bambini, favole e filastrocc­he: «Ero abituata alle ben note — e tante volte incarnate — lune tedesche, malate, ubriache, sanguinant­i, espression­iste, possibilme­nte accompagna­te da languidi Pierrot. Ne scopro ora di semplici, orizzonti naturali di un mondo in via di definizion­e». Di una generazion­e più giovane è Colangelo, ma portatrice di una visione della musica non meno definita e originale. Pianista e compositri­ce cresciuta a Roma, dopo il diploma in pianoforte è maturata ad Amsterdam, a contatto con la spumeggian­te scena improvvisa­tiva del Bimhuis. Nella sua ricerca improvvisa­zione e composizio­ne viaggiano sempre a braccetto, e il progetto Acquaphoni­ca ne è esempio lampante. Sorta di piattaform­a a geometria variabile con cui la pianista sperimenta le sue composizio­ni, è diventato anche un lavoro discografi­co dal titolo Chiaroscur­o, «nato dal desiderio di ricreare in musica quei contrasti caratteris­tici dell’arte figurativa. Ho sempre vissuto la musica come un processo di conoscenza e di scoperta dinamica, in costante divenire… un moto evolutivo che si nutre di elementi provenient­i da mondi musicali diversi». Ore 21, ingresso libero.

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 ??  ?? Lunare Stasera, Cristina Zavalloni presenta a Iseo «Special Moon», nuovo lavoro dedicato alla luna e alle sue sfumature
Lunare Stasera, Cristina Zavalloni presenta a Iseo «Special Moon», nuovo lavoro dedicato alla luna e alle sue sfumature

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