Chi sogna il mondo pulito e va dalle parole ai fatti
Come in una singolar tenzone, assistiamo alla risposta del Benaco, al miracolo della passeggiata di Christo sul Sebino, con una opera diversa, potremmo definirla una SkyBike, ma che sostanzialmente rimarrà. Eccone i dati ingegneristici : ad oggi sono stati realizzati 2 km. Duemila metri complessivi di passerella, di cui 1.400 metri a sbalzo e 600 metri ancorati al muro a bordo strada. Il tracciato non si fermerà qui e vuole raggiunge la lunghezza complessiva di 102 km nel 2021 connettendo tutta la costa del lago collegando tra loro 3 regioni: Trentino, Lombardia e Veneto. Sicuramente una opera che lascia il segno, per la sua «unicità» non tanto per il significato ingegneristico ma perché si colloca in una culla paesaggistica di grande respiro . L’opera si colloca nel solco di quel voler strabiliare. Come la nota Skywalk del Gran Canyon. Seguita in Germania nel 2010, sulla cima più alta situata in Baviera, la Zugspitze, dove vi è una passeggiata nel vuoto, sull’AlpspiX. Seguita proprio nel 2018 , in Canada dal Glacier Skywalk che si trova nel Parco Nazionale di Jasper. Non ultima la Cina che con il suo «Il Ponte per Cuori Forti» definizione dell’architetto che l’ha progettato, l’israeliano Haim Dotan, immerso nel Parco Naturale di Zhangjiajie. Se quasi tutte queste opere , portano con se il significato dello «stupire» la valenza di quanto generato sul Lago di Garda, ha sicuramente il valore di potersi connettere con il territorio circostante . Donando una visione che solo da una barca si può percepire, restituendo il significato principale al territorio, quello della fruibilità quotidiana, attraverso una semplice passeggiata sul balcone più bello del mondo.
Tutti dicono «puliamo il mondo». Ed alla fine sono pochissimi quelli che alle parole fanno seguire i fatti. Uno dei meritevoli è il sindaco di Villanuova sul Clisi che ha cominciato col dotare i concittadini di stoviglie compostabili per eliminare nelle varie feste estive rifiuti in plastica. Un bell’inizio.
E un augurio per Lucia Dorava. Assieme ad Eleonora Berto e Cristian Fasoli – tutti studenti - sta scandagliando Bione per ricerche dalle origini del borgo ad oggi. Un’impresa da niente. Meritevole di riconoscimento Patrizia Tigossi, una delle anime della cultura in Breno.
E complimenti ai due sessantenni che in bici hanno pedalato da Salò a Santiago di Compostela e ritorno. Una bella tenacia! Se loro hanno dimostrato di aver polpacci d’acciaio c’è chi ha il braccio della stessa lega e in torneo sfida e vince. È Manuel Battaglia. (omen-nomen) campione a Zagabria di braccio di ferro. Lo chiamano «roccia».