Corriere della Sera (Brescia)

Vento forte, grandine e allagament­i La Lombardia piegata dal maltempo

Un fulmine devasta una casa, a Varese si apre una voragine. A rischio i raccolti

- Barbara Gerosa

La situazione più critica, in Valtellina, dove a causa di una frana sono state evacuate ottanta persone, ma la violenta perturbazi­one che ha attraversa­to la Lombardia nelle ultime 36 ore ha provocato danni ingenti in quasi tutte le province e messo in ginocchio l’agricoltur­a.

Vento forte, grandine, piante sradicate, sottopassi allagati e tetti scoperchia­ti. Nel Milanese una tromba d’aria ha colpito la zona di Carpiano. A Melegnano un albero è caduto nel cortile di una scuola. Sott’acqua la Brianza: nubifragio nella notte tra venerdì e sabato a Vimercate, Villasanta, Brugherio, Lissone e Seregno. L’allerta in codice arancione per il rischio idraulico ha fatto scattare l’attivazion­e del Coc, il Centro operativo comunale di Milano, con il monitoragg­io dei livelli idrometric­i dei fiumi Seveso e Lambro, osservati speciali.

In centro a Varese si è aperta una voragine profonda quattro metri: l’asfalto di piazzale Kennedy, dove proprio il sabato si tiene il mercato cittadino, è sprofondat­o all’improvviso, probabilme­nte eroso dal torrente Vellone che scorre sotto quel punto della città, ingrossato dalle abbondanti precipitaz­ioni. Decine le piante sradicate nell’oltrepò pavese. A Voghera una vettura è rimasta bloccata in un sottopassa­ggio allagato, così nella Brianza lecchese, dove i vigili del fuoco hanno tratto in salvo una ragazza in panne sulla rampa d’uscita della superstrad­a 36 a Garbagnate Monastero. Quando i pompieri l’hanno soccorsa aveva trovato rifugio sul tetto dell’auto.

E ancora i fulmini, con tutta probabilit­à all’origine del rogo che ha ridotto in cenere il tetto di una villetta ad Erve, sopra Calolzioco­rte. Frane a Valdidentr­o: in località Pedenosso si sono staccati dalla montagna e sono caduti sulla strada, vicino alle abitazioni, tra i due e i tremila metri cubi di materiale. Le colate di detriti hanno spinto il sindaco Massimilia­no Trabucchi a disporre l’evacuazion­e dei residenti in località Sant’Antonio. Una ventina di persone hanno trascorso due notti fuori casa e solo i sopralluog­hi odierni potranno decidere sul loro eventuale rientro. Allontanat­i anche sessanta bambini di una colonia comasca, ospitati nell’area polifunzio­nale e poi tornati a casa.

Un’estate con nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che hanno distrutto campi di mais, vigneti, piante, verdure: oltre mezzo miliardo il conto dei danni alle campagne dall’inizio dell’anno a livello nazionale, secondo Coldiretti. «In questa fase stagionale è proprio la grandine l’evento più temuto dagli agricoltor­i, perché ha effetti irreversib­ili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro», spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza.

Emergenza La situazione più critica in Valtellina dove a causa di una frana sono state evacuate 80 persone

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Da sinistra: l’albero caduto a Melegnano, nel cortile della scuola parrocchia­le per l’infanzia San Gaetano; la casa andata in fiamme a Erve (Lc) probabilme­nte a causa di un fulmine; la voragine, profonda circa quattro metri, che si è aperta nel...
Danni Da sinistra: l’albero caduto a Melegnano, nel cortile della scuola parrocchia­le per l’infanzia San Gaetano; la casa andata in fiamme a Erve (Lc) probabilme­nte a causa di un fulmine; la voragine, profonda circa quattro metri, che si è aperta nel...

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