Vento forte, grandine e allagamenti La Lombardia piegata dal maltempo
Un fulmine devasta una casa, a Varese si apre una voragine. A rischio i raccolti
La situazione più critica, in Valtellina, dove a causa di una frana sono state evacuate ottanta persone, ma la violenta perturbazione che ha attraversato la Lombardia nelle ultime 36 ore ha provocato danni ingenti in quasi tutte le province e messo in ginocchio l’agricoltura.
Vento forte, grandine, piante sradicate, sottopassi allagati e tetti scoperchiati. Nel Milanese una tromba d’aria ha colpito la zona di Carpiano. A Melegnano un albero è caduto nel cortile di una scuola. Sott’acqua la Brianza: nubifragio nella notte tra venerdì e sabato a Vimercate, Villasanta, Brugherio, Lissone e Seregno. L’allerta in codice arancione per il rischio idraulico ha fatto scattare l’attivazione del Coc, il Centro operativo comunale di Milano, con il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro, osservati speciali.
In centro a Varese si è aperta una voragine profonda quattro metri: l’asfalto di piazzale Kennedy, dove proprio il sabato si tiene il mercato cittadino, è sprofondato all’improvviso, probabilmente eroso dal torrente Vellone che scorre sotto quel punto della città, ingrossato dalle abbondanti precipitazioni. Decine le piante sradicate nell’oltrepò pavese. A Voghera una vettura è rimasta bloccata in un sottopassaggio allagato, così nella Brianza lecchese, dove i vigili del fuoco hanno tratto in salvo una ragazza in panne sulla rampa d’uscita della superstrada 36 a Garbagnate Monastero. Quando i pompieri l’hanno soccorsa aveva trovato rifugio sul tetto dell’auto.
E ancora i fulmini, con tutta probabilità all’origine del rogo che ha ridotto in cenere il tetto di una villetta ad Erve, sopra Calolziocorte. Frane a Valdidentro: in località Pedenosso si sono staccati dalla montagna e sono caduti sulla strada, vicino alle abitazioni, tra i due e i tremila metri cubi di materiale. Le colate di detriti hanno spinto il sindaco Massimiliano Trabucchi a disporre l’evacuazione dei residenti in località Sant’Antonio. Una ventina di persone hanno trascorso due notti fuori casa e solo i sopralluoghi odierni potranno decidere sul loro eventuale rientro. Allontanati anche sessanta bambini di una colonia comasca, ospitati nell’area polifunzionale e poi tornati a casa.
Un’estate con nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che hanno distrutto campi di mais, vigneti, piante, verdure: oltre mezzo miliardo il conto dei danni alle campagne dall’inizio dell’anno a livello nazionale, secondo Coldiretti. «In questa fase stagionale è proprio la grandine l’evento più temuto dagli agricoltori, perché ha effetti irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro», spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza.
Emergenza La situazione più critica in Valtellina dove a causa di una frana sono state evacuate 80 persone