Violenza sul Garda, tre arresti
La vittima una coetanea turista danese in vacanza sul Garda, molestata di notte nel parcheggio di una discoteca di Manerba. Immortalati nelle foto della serata sono stati poi riconosciuti
Sono tutti minorenni. Per violenza di gruppo nei confronti di una ragazzina di 17 anni, turista danese in vacanza sul basso Garda, su disposizione della procura dei minori i carabinieri di Salò hanno fermato tre ragazzini suoi coetanei. Uno è in comunità protetta, per il secondo è stata disposta la «permanenza domiciliare», il terzo è al Beccaria. Stamattina interrogatorio dal gip.
Sono tutti minorenni. «Traditi» da quelle immagini catturate nella mischia sulla pista da ballo dalle telecamere del locale (per documentare serate e feste) o alle quali — paradossalmente — si sono prestati mettendosi in posa. I fotogrammi sono stati stampati. E mostrati a lei, vittima degli abusi: «Sono loro, non ho dubbi».
Per violenza di gruppo nei confronti di una ragazzina di 17 anni, turista danese in vacanza (come ormai da anni) con i genitori e il fratello maggiore in un camping sul basso Garda, su disposizione della procura dei minori i carabinieri di Salò hanno fermato tre ragazzini suoi coetanei: un bresciano, un italiano di seconda generazione e un nigeriano. Li assistono gli avvocati alberto Scapaticci, Carolina Margani e Simona Torri. Il primo è in comunità protetta ed è accusato di aver minacciato e colpito con un pugno il fratello 22enne della vittima che stando alla ricostruzione avrebbe cercato di difenderla. Per il secondo, invece, è stata disposta la «permanenza domiciliare» a casa, sotto la sorveglianza dei genitori, mentre il terzo — la posizione più pesante — è stato trasferito in carcere al Beccaria di Milano. Stamattina compariranno davanti al gip per l’interrogatorio di convalida.
Complice l’alcol, i tre ragazzini avrebbero cominciato a molestare la turista all’interno del locale, a Manerba: prima i complimenti, sempre più insistenti, poi le avances. Per poi seguirla fuori, cercando di «spingerla» verso un angolo sempre più appartato e protetto agli occhi indiscreti. Al suo fianco il fratello, che ha cercato di difenderla e portarla via, rimediando un pugno in viso. Era la notte tra il 12 e il 13 luglio. E proprio in zona stava passando una pattuglia dei carabinieri in servizio per i controlli nei posti della movida. Spaventati, i tre aggressori, che nel frattempo stavano cercando di spogliare la ragazzina, se la sono data a gambe levate.
Lei, in lacrime, se ne stava rannicchiata. Quando i militari l’hanno raggiunta, a fare da «interprete» tra di loro, in inglese, è stato l’autista albanese dei pulmini che il locale in questione organizza proprio per trasportare i ragazzi prima e dopo le serate, affinché non si mettano al volante dopo aver bevuto. Dopo aver rifiutato il ricovero in ospedale, la turista ha fatto le valige e con la famiglia è tornata a casa. Ma i suoi presunti aggressori sono stati identificati.