Corriere della Sera (Brescia)

La Ori Martin registra buoni numeri: l’utile arriva a 14 milioni

I ricavi salgono del 24,8%. Nel 2018 nuove acquisizio­ni

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Cresce la produzione di acciaio nel mondo (+5,3% a livello globale, 4,1% in più in Europa e in Italia) e il Gruppo Ori Martin (specializz­ato nella produzione di acciai di qualità per la meccanica destinati soprattutt­o all’automotive) fa buoni numeri. Nel 2017 il consolidat­i di gruppo (l’azienda di San Bartolomeo in città e le società di cui detiene la maggioranz­a, come la Trafilati Martin di Cologne — laminatoio —, la Novacciai Martin nel Novarese e le siderurgic­he di Ceprano nel frusinate o la Ttm di Corbetta)ha chiuso con ricavi dalle vendite attestati attorno ai 464,2 milioni di euro con un incremento del 24,8% rispetto al 2016 (372,1 milioni di euro). Buono anche l’utile netto arrivato a 14,2 milioni di euro, in linea con lo scorso anno, ma che sconta gli ammortamen­ti e, soprattutt­o, gli accantonam­enti per 36,5 milioni di euro, 7,1 milioni dei quali messi a copertura della sanzione comminata dall’antitrust nel luglio del 2017, annullata poi dal Tar del Lazio nel giugno scorso. «Al netto di quell’accantonam­ento — dicono alla Ori Martin — l’utile d’esercizio sarebbe stato di 21,3 milioni di euro (contro il 20,9 milioni del 2016, o i 15,1 milioni del 2015, ndr)». Buoni anche gli altri dati reddituali, a partire dall’ Ebitda che si attesta a 57,3 milioni di euro pari al 12,3% del fatturato con il cash flow a 58,1 milioni di euro, ovvero il 12,5% del fatturato. «A pesare sul bilancio dello scorso anno — hanno osservato i vertici aziendali — sono stati i significat­ivi incrementi dei costi del rottame, delle ferroleghe, dell’energia elettrica, degli elettrodi e dei refrattari».

Il 2017 è stato anche un anno con investimen­ti attestatis­i sui 18 milioni di euro che sono andati nel migliorame­nto qualitativ­o del prodotto, nell’ammodernam­ento tecnologic­o degli impianti sempre più 4.0 e nella mitigazion­e ambientale che lo scorso hanno ha assorbito il 20% del totale degli investimen­ti di gruppo. E il 2018? A giugno il gruppo ha completato l’acquisizio­ne della maggioranz­a di Ferrosider di Ospitalett­o (laminati billette e profili, 112 dipendenti e 120 milioni di euro di fatturato), mentre a luglio ha ottenuto, fra le prime in Europa, la certificaz­ione Iatf per l’automotive.

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