I lavori della discordia all’ex piscina di Paratico
Le ruspe dovranno spegnere i motori. Di nuovo. I lavori all’ex piscina di via Mazzini sono ripresi pochi giorni fa, dopo che il Tar di Brescia aveva definitivamente respinto il ricorso di alcuni privati e di Legambiente contro la realizzazione del nuovo centro commerciale di Paratico. Ma ora il cantiere di One Italy è stato congelato da una ordinanza del Consiglio di Stato: tutto bloccato fino alla camera di consiglio del 30 agosto, quando a Roma i giudici entreranno nel merito di una vicenda che ormai si trascina da due anni. L’ultima sollevata proprio ieri da Legambiente. «Nonostante il decreto del Consiglio di Stato, oggi (ieri, ndr) sull’area si è lavorato ininterrottamente fino alle 17 — spiega Dario Balotta di Legambiente —. Sembra incredibile, ma il Comune di Paratico non è intervenuto. Forse per l’amministrazione il rispetto delle regole è un optional». Il progetto «avrebbe conseguenze irreparabili per l’ambiente» rincara Balotta. Alle accuse mosse dagli ambientalisti risponde il sindaco, Carlo Tengattini. «La comunicazione è arrivata alle 9.30 via pec, alle 10 il nostro funzionario ha eseguito la sospensione. Adesso aspettiamo una sentenza che faccia chiarezza una volta per tutte sulla vicenda per decidere il futuro di quest’area degradata». (a. carb.)