Una iniezione di cultura a malga Rosello grazie a una «rifugista»
Quella di Milena Giavazzi, bergamasca, 33 anni, architetto d’interni in stand by, due figli e una passione per la montagna che si sostanzia in un’attività insolita , quella di “rifugista” — nella fattispecie di gestore dall’anno scorso del rifugio alpino Rosello di Sopra, Area Vasta Valgrigna, comune di Esine, nell’Elenco regionale dei Rifugi alpini — è una storia insolita. Soprattutto in quanto Milena Giavazzi sta cercando di dare alla sua attività ricettiva una connotazione culturale ad ampio raggio. Partita dalla constatazione che il suo rifugio (circa 1.800 metri d’altitudine) si erge di fronte alla chiesa di San Michele a Berzo Inferiore dove è presente l’antico affresco che raffigura San Glisente che tiene in mano un corno, utilizzato dai pastori sia per dialogare fra loro che per dirigere le greggi, ha deciso di divulgarne le figura. Tradizione vuole che Glisente, valoroso condottiero di Carlo Magno, dismesse le armi si sia dedicato alla pastorizia e all’eremitaggio. E se il museo El Balarol di Berzo Inferiore sta raccogliendo reperti e documentazione sui «suoni e gli strumenti delle montagne», da parte sua la signora Milena, con pragmatismo molto femminile, è passata dalle parole ai fatti. E così domenica 5 agosto il gruppo «I Corna Musici», nell’ambito dell’evento musicale «Echi antichi – Quattro passi tra i codici del Medioevo», suoneranno strumenti antichi ed inconsueti con contorno di parole e suoni di Valter Biella e Giuseppe Jos Olivini. Venerdì 17 agosto Giovanni Mocchi, etnomusicologo di fama, condurrà un laboratorio di costruzione di corni pastorali. All’interno una piccola e interessante mostra evidenzia lo stretto legame esistente fra questi strumenti ancestrali e il territorio locale. Domenica 29 luglio spazio, invece, alle problematiche produttive in montagna con una riflessione degli esperti Andrea e Claudio Pincin su «Pecore, pascoli e boschi: L’aumento del bosco è sempre un bene?».