Elisoccorso, via agli interventi notturni
Il team di Como con i visori per il buio salva cinque giovani . Autorizzati anche il verricello e l’hovering
Uno schianto nel cuore della notte, cinque ragazzini coinvolti, l’intervento dell’elisoccorso di Como, il primo in Italia a utilizzare i visori notturni che consentono di compiere durante la notte operazioni fino a poco tempo fa possibili solo con la luce diurna. Ma c’è di più. Arrivati sul posto, i piloti si rendono conto della difficoltà di atterrare: tramite il verricello calano per diverse decine di metri l’equipe sanitaria che immediatamente presta le cure ai feriti. Il tecnico del soccorso alpino individua in seguito un luogo adatto dove l’elicottero possa posarsi al suolo.
Operazioni svolte nel buio più fitto interrotto solo dai lampeggianti dei vigili del fuoco e delle ambulanze. Il primo intervento notturno dell’elisoccorso di Como con l’utilizzo delle manovre speciali recentemente autorizzate da Enac, è andato in scena domenica a Introbio, nel Lecchese, lungo la provinciale 62. Nello schianto frontale tra due auto sono rimasti convolti cinque giovani, il più piccolo tredici anni, il più grande ventotto. Nessuno corre pericolo di vita, grazie anche alla tempestività e alle modalità dell’intervento, tra i primi del genere in Italia nel soccorso sanitario civile.
Mesi di addestramento e tecnologie particolari hanno consentito all’elisoccorso di Como, punta di diamante dell’azienda regionale dell’emergenza-urgenza, di utilizzare i Night Vision Goggles, visori che amplificano la ridotta luce notturna. L’ulteriore step è stata l’autorizzazione all’impiego del verricello anche al buio e l’uso dell’hovering, lo stazionamento in volo per operazioni di sbarco e imbarco. Il training ha coinvolto prima la componente aeronautica, pilota e copilota, e poi medici e infermieri, oltre al personale del soccorso alpino. Complessivamente nel mese di aprile e maggio sono state formate 14 equipe. In dieci anni l’elisoccorso di Como è stato protagonista di 1300 missioni notturne. Il prossimo passo sarà l’utilizzo di droni per fornire un quadro sempre più dettagliato del luogo dell’intervento.