Polpenazze, assaggi e cucina slow La cultura (biologica) è servita
Giunta alla sua 20° edizione, prende il via stasera alle 19.30 la BioFesta negli spazi del Castello di Polpenazze per concludersi il 6 agosto. Ad organizzarla un insieme di associazioni unite dalla volontà del diffondere una visione attenta e rispettosa dell’ambiente da parte dell’umano operare, cosi è per Naturalmente, Scordium e La Buona Terra: quest’ultima ad occuparsi in modo specifico del mercato biologico presente dalle ore 16 di domani. Accanto alla componente più marcatamente d’intrattenimento con tanta musica dal vivo, è quella enogastronomica a caratterizzarla con proposte concentrate attorno ai due punti di ristoro: un ristorante bio e uno bio vegan. Scorrendo i menu non passa inosservato il bio spiedo alla bresciana, piatto tradizionale quanto pochi qui realizzato con carni biologiche certificate, accanto a piatti che spaziano da selezioni di formaggi con marmellate a piatti vegetariani con farro rosso, cous cous… Ovviamente più specifico quello realizzato da Chiara Ravelli di Cucina 64: hummus di ceci con pomodorini confit, riso venere con mix di verdure e una sfoglia scomposta alle pesche con crema di limone, giusto per citare tre preparazioni presenti in un’ampia proposta. Attenzione anche al territorio che ospita l’evento, quella Valtènesi ricca di oliveti e vigneti, con i secondi a contare un 40% condotto in biologico. Naturale non mancano vini, oli extra vergini locali, oltre a prodotti agricoli, formaggi caprini e vaccini, marmellate e mieli ovviamente segnati dal bio. Un modo piacevole per ricordare quanto sia importante la promozione di «un’autentica cultura del biologico».