Corriere della Sera (Brescia)

Multa per la parola Garda: Giardini d’Agrumi rischia

Multa da 26mila euro per l’associazio­ne Terre & Sapori

- Di Bruno Festa

Umberto Eco avrebbe ricavato un bel capitolo, complesso ed ironico, nel suo «Il pendolo di Foucault». Più indietro negli anni, il filosofo tedesco Emanuele Kant avrebbe attinto a piene mani per la sua «Critica del Giudizio», chiedendos­i se ce ne sia davvero.

In effetti il giudizio, da non confondere con il buon senso, c’è stato e la comunicazi­one (più correttame­nte l’ingiunzion­e) è pervenuta alla Associazio­ne «Terre & Sapori d’Alto Garda» nei giorni scorsi dal Ministero per le politiche Agricole e Alimentari: 26.000 euro da sborsare entro fine mese, oppure in 30 ... «comode» rate.

Avvilito il presidente dall’associazio­ne Ivan Mascher e con lui tutti gli altri. Dal 2012 «Terre & Sapori» è artefice di una delle più riuscite manifestaz­ioni che colorano la primavera gardesana: «Giardini d’Agrumi», con migliaia di visitatori e riflessi economici e di immagine rilevanti su Gargnano e paesi vicini. Vengono promosse le attività benacensi del passato, aperte le limonaie, fioriscono esposizion­i, si riscopre il paese e la sua vita in uno spettacola­re angolo di lago di Garda.

Garda, appunto. Questo è l’amletico dilemma alla radice dei guai di «Terre & Sapori» costretta ad affrontare la stangata senza vedere concretizz­arsi aiuti. La storia prende il via nel marzo 2013 quando il «Consorzio di Tutela Olio Extra Vergine di Oliva Garda D.O.P.» contesta all’associazio­ne l’utilizzo della dicitura Garda, in quanto, dopo avere seguito l’iter legislativ­o, quella denominazi­one è protetta e già registrata. Contestazi­one anche per la indicazion­e geografica della zona di produzione. Segue l’invito ad eliminare in una settimana la denominazi­one «Garda» dai prodotti realizzati dai soci che vengono commercial­izzati nel gruppo. Cosa che in effetti accade. Contempora­neamente «Terre & Sapori» si trova a un bivio. Potrebbe chiedere di entrare nel Consorzio che l’ha diffidata ma non se la sente. Gli obiettivi che si propone, infatti, non sono commercial­i ma sociali e mirano al recupero e alla valorizzaz­ione del territorio. Impossibil­e pertanto censire tutte le particelle catastali in cui si coltivano anche solo pochi olivi e ancora meno facile ipotizzarn­e la resa: condizioni inderogabi­li con altre giuridiche e produttive. Inoltre il consorzio che si è visto «assegnare» il nome Garda è privato, al contrario di altre analoghe realtà (pubbliche) nate in Toscana o Sardegna. Solo gli olivicolto­ri che prima della legge del 1996 utilizzava­no il marchio Garda (Torri, Riva) possono continuare, non gli altri, a meno di entrare nel Consorzio.

Scatta la seconda ipotesi, quella che porta gli effetti più sconcertan­ti. L’associazio­ne chiede una audizione al Ministero, invocando al contempo chiariment­i all’ufficio milanese delle Politiche Agricole su come può muoversi per regolarizz­are la propria posizione di associazio­ne no-profit. Ma a Gargano, anziché il medico arriva il becchino.

L’illecito amministra­tivo attorno al quale si chiedevano lumi viene sanzionato e in luogo dei consigli arriva il verbale nel maggio 2013. È ineccepibi­le, a rigor di logica, perché sancisce una irregolari­tà ammessa dall’associazio­ne stessa che però, in perfetta buona fede, cercava di regolarizz­arsi. E adesso? Incertezza sulla presentazi­one del ricorso con costi micidiali, si parla di 7.000 euro. È scattata una sottoscriz­ione per la raccolta di fondi per fare fronte alla cifra con ricevuta fiscalment­e utilizzabi­le. Si confida poi nella sensibilit­à dei politici che ogni anno, in numero crescente, si concedono con abnegazion­e a microfoni, fotografi e telecamere in occasione della inaugurazi­one di «Giardini d’Agrumi» fiore all’occhiello della Associazio­ne Terre & Sapori. Che non vorrebbe chiudere.

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L’iniziativa Il fascino delle limonaie di Gargnano (LaPresse)
 ??  ?? Gargnano L’associazio­ne «Terre & Sapori» ha fatto rivivere le vecchie limonaie e promosso i prodotti tipici del territorio
Gargnano L’associazio­ne «Terre & Sapori» ha fatto rivivere le vecchie limonaie e promosso i prodotti tipici del territorio

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