Musica, femminile singolare: 365 vite da eroina «riottosa»
La voce oscura arrocchita da troppe sigarette, la frangia ideologica e l’aura quasi aliena, la sacerdotessa delle tenebre e musa maledetta di Andy Warhol — poi ripudiata dalla Factory perché «troppo grassa» — rimase incinta di Alain Delon: di Nico si ricordano una data, l’11 agosto del 1962, quando nacque i l figlio Christian, e una canzone, Air’s song, dedicata a quel bambino mai riconosciuto dal padre. Ma ci sono anche Amy Winehouse e i suoi occhi bistrati di nero, la signora del soul Aretha Franklin, prima donna nella storia a entrare nella Rock and roll hall of fame, Debbie Harry e St. Vincent.
«Le brave ragazze vanno in Paradiso, le cattive ragazze ovunque» (cit Ute Ehrhardt): vita, opere e miracoli delle riot grrrls, le ragazze arrabbiate, socialmente impegnate fino al femminismo, sessualmente liberate e spesso non depilate della musica, sono in Riot not Quiet — 365 giorni di Rock al femminile (Chinaski Edizioni), il libro -almanacco che Laura Pescatori presenta stasera con JeanLuc Stote alla Festa della Radio (alle 20). Una «Bibbia tascabile» (parole dell’autrice) del rock e delle sue eroine anticonformiste e militanti ispirata dalla trasmissione Rebel girl, in onda su Onda d’urto. Nei santini dell’autrice, oltre alle storiche esponenti del movimento nato a Olympia negli anni Novanta quando le ragazzacce della musica iniziano a rifiutare le grandi etichette per quelle indipendenti ma soprattutto a denunciare sul palco sessismo e patriarcato, ci sono anche artiste che non vengono inserite in questo genere ma hanno comunque segnato la storia della musica: per ognuna, è ricordata una data. Il suggerimento di Pescatori è di leggere queste il suo almanacco con, in sottofondo, il brano che lei stessa consiglia sotto a ogni storia e nome. (a.tr.)