LA POLITICA DELLA PROSSIMITÀ

Forza Italia e la Lega ripartono dai quartieri. Da quei consigli che per «ragion di Stato» avevano snobbato alla loro nascita (era tutta farina del sacco della maggioranza). Quegli stessi quartieri che, poi, si sono rivelati un bacino elettorale importante per Emilio Del Bono e per la sua riconferma al primo turno con il 53,86% dei voti. «Abbiamo vinto perché siamo stati prossimi» ha ribadito il sindaco di Brescia in una delle tante interviste che ormai lo dipingono come raro simbolo di vitalità in uno scenario (il centrosinistra) che sembra in via di estinzione. La politica di prossimità affiancata da una certa concretezza paga più degli slogan. Lo hanno capito anche le opposizioni che hanno deciso di ripartire da qui per tentare la rincorsa a Palazzo Loggia, visto che i consensi riscossi alle elezioni politiche non rappresentano delle affidabili rendite di posizioni. Se tutti terranno fede agli impegni ci attendono anni di confronti serrati sui problemi concreti dei bresciani, anni di dibattiti pieni di contenuti che non possono che far bene alla città. La politica di prossimità, insomma, sarà il nuovo mantra dei partiti bresciani alla ricerca di consolidamento. Intanto il sindaco Del Bono è già oltre. Nota la sua passione per i social, nei giorni scorsi è stato visto interloquire su Facebook con una signora che lamentava delle difficoltà a segnalare il guasto ad un cassonetto a calotta. Piccole cose, ma la politica di prossimità è anche questo: far sentire il cittadino al centro.