Corriere della Sera (Brescia)

Gianluca, l’ultimo bresciano d’America

Busio ha esordito a 16 anni in Mls. Negli Stati Uniti altri 4 sportivi di successo

- di Davide Zanelli

Il suo sangue è per metà bresciano (dalla parte di padre), la sua carriera da calciatore è ancora agli inizi ma di Gianluca Busio, pur sedicenne, negli Stati Uniti si parla già come di un predestina­to. Fresco il suo esordio in Mls con il Kansas City. In America, prima di lui, erano già approdati 4 sportivi bresciani di successo: dai giovani Iseppi e Migliorati alla «fighter» Borella sino a Scariolo, fresco di Nba.

Un tempo si chiamava sogno americano. Ma in materia di calcio (o soccer, come si dice oltreocean­o), le utopie a stelle e strisce si sono sempre dissolte troppo rapidament­e.

Anche in America iniziano però a interrogar­si circa le sorti di un movimento che fatica a trovare continuità e prestigio in ambito internazio­nale. La mancata qualificaz­ione al Mondiale 2018 con la nazionale eliminata da Panama ha creato un dibattito acceso, ancora lontano da una soluzione. La certezza è che si ripartirà dai giovani talenti, come Christian Pulisic (classe ’98 del Borussia Dortmund) e Timothy Weah (classe 2000 del PSG e figlio del grande George). Tra i nomi più chiacchier­ati dell’ultima settimana c’è però anche quello del giovanissi­mo centrocamp­ista Gianluca Busio. Nato il 28 maggio 2002, Busio ha chiare origini italiane e più precisamen­te bresciane. Il padre, bassaiolo, è nato qui e si è trasferito negli Usa dove ha sposato una donna afroameric­ana che lavora alla University of North Carolina. A sedici anni, Gianluca è già nel libro dei record del calcio americano. Il 28 luglio, con la maglia dello Sporting Kansas City, ha fatto il suo esordio subentrand­o a Gutierrez nella partita contro Dallas. E solo una settimana dopo, il 5 agosto, è partito titolare contro la Houston Dynamo: la partita è terminata 1-0 per Kansas con l’assist decisivo fornito proprio da Busio a Diego Rubio.

Numero 13 sulle spalle, Gianluca è diventato il terzo esordiente più giovane nella storia del campionato dopo Freddy Adu, eterna mancata promessa che molti ricorderan­no, e Alphonso Davies, classe 2000 prossimo a trasferirs­i al Bayern Monaco. Il suo tecnico Peter Vermes ha dimostrato di credere molto in lui: «Per me Busio è stato il migliore in campo — ha detto dopo la partita contro Houston — È incredibil­e per un sedicenne giocare così bene partite di questo livello».

Gianluca è già un punto fermo delle nazionali americane giovanili, ma le origini bresciane del padre gli garantisco­no la doppia cittadinan­za e, quindi, la possibilit­à di scegliere l’Italia o gli Stati Uniti a livello di nazionale maggiore. Già in passato, un’offerta dell’Inter l’aveva fatto vacillare, ma la famiglia aveva preferito declinare. Il suo futuro prossimo sarà verosimilm­ente ancora negli States. Ma nel frattempo Brescia si può godere un talentuoso figlio oltreocean­o che non sapeva di avere.

Il suo coach Busio è stato il migliore in campo nell’ultimo match, per un sedicenne come lui è incredibil­e giocare così bene partite di questo livello

 ??  ?? Centrocamp­ista Busio nel suo stadio
Centrocamp­ista Busio nel suo stadio
 ??  ?? Baby boom Gianluca Busio, 16 anni compiuti a maggio, milita nello Sporting Kansas City e gioca in mezzo al campo: ha doppio passaporto
Baby boom Gianluca Busio, 16 anni compiuti a maggio, milita nello Sporting Kansas City e gioca in mezzo al campo: ha doppio passaporto

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