Idolo in Spagna, ora vuole di più e sbarca in Nba
C’era un ragazzo che come lui amava la pallacanestro e l’Inter. Veniva da via Cesare Battisti, ma ha trovato l’America. Prima in Spagna, dove è diventato eroe nazionale grazie alle vittorie a raffica ottenute con la nazionale iberica; poi l’America se l’è presa davvero, quest’estate, decidendo di fare il grande passo e sbarcare in Nba, il gotha del basket e dello sport mondiale. Da ottobre, Sergio Scariolo sarà assistente allenatore dei Toronto Raptors, unica franchigia canadese della lega, forte di una nutrita comunità italiana e con un primato nella Eastern Conference da difendere anche con il nuovo acquisto nello staff tecnico. Quella del bresciano, 57 anni, ancora legatissimo alla sua città da dove partì ragazzino allenando i più piccoli e aiutando il santone Riccardo Sales in prima squadra, è la parabola di successo di un uomo che non si è mai seduto sugli allori, nemmeno quando a 29 anni divenne l’enfant prodige del basket nostrano diventando campione d’Italia a Pesaro. In Spagna aveva tutto: popolarità, affetti, completa indipendenza nelle scelte conquistata con sei medaglie (tre d’oro) raggiunte tra Europei e Olimpiadi. Ma i vincenti hanno bisogno di nuove sfide, per questo «Don» Sergio ha disfatto di nuovo la sua vita e ha preso un aereo in direzione America.