Poeti cristiani antichi capaci di scuotere la coscienza dei moderni
Martedì 21 agosto, a Pontedilegno (Hotel Mirella, ore 11) alla vigilia della cerimonia di premiazione del premio nazionale di poesia (previsto il 22 agosto presso il Palazzo Comunale, alle 18), si svolgerà la presentazione dell’antologia curata da Vincenzo Guarracino dal titolo «Poeti cristiani latini dei primi secoli» edita da MimepDocete, (pp. 360, euro 15): un volume che presenta i testi in versi, impregnati di fede, di quasi duecento poeti cristiani latini dei primi secoli, qui affidati alla traduzione di una settantina di poeti italiani contemporanei che si sono confrontati con orazioni, epigrafi sepolcrali, ma soprattutto cantici ed inni, datati fra il II e il VI secolo dell’era cristiana.
Scritti che grazie alla forza del linguaggio poetico — si tratti del filone omiletico, innodico, liturgico, teologico (e persino degli epitaffi) — custodiscono quasi intatte le loro voci.
A Pontedilegno, insieme a Guarracino, interverranno Giancarlo Pontiggia, Massimo Scrignoli, Nina Nasilli, Giuseppe Grattacaso, Paride Mercurio, Antonio Donadio insieme ad altri poeti-traduttori cimentatisi con nomi abbastanza famosi (come Tertulliano, Lattanzio, Damaso, Ilario di Poitiers, Ambrogio, Prudenzio, Paolino da Nola, Agosti- no, Claudiano, Boezio, Gregorio Magno, Isidoro di Siviglia, ecc. ), ma anche meno noti, ma non meno interessanti (Giovenco, Auchenio, Paolino di Biterrae, Prospero d’Aquitania, Sedulio, Sisebuto, ecc. e via dicendo.
Poeti, sì, ma pure uomini che, al canto della fede, hanno unito la santità della vita.
Non poche, tra queste composizioni, quelle che hanno lasciato traccia nella messa (dal Gloria al Magnificat), in testi ancorati al ciclo liturgico (come il Pange, lingua, gloriosi proelium di Venanzio Fortunato). Qualche citazione d’obbligo anche per i poeti che hanno lavorato a quest’opera e — in questi giorni — impegnati nell’estate letteraria lontano dalla montagna bresciana: Roberto Sanesi, Paolo Ruffilli, Roberto Mussapi, Michele Brancale, Bianca Garavelli, Marco Beck, Mauro Ferrari, Giorgio Luzzi, Matteo Coco, Giuliano Ladolfi, Adele Desideri, Luigi Fontanella, Stefano Lanuzza, Pasquale Maffeo, Mario Santagostini, Raffaele Urraro, Anna Ventura…
Autori — va riconosciuto — che sono stati in grado di interpretare con moderna sensibilità questi testi capaci di scuotere — interrogandoli — lettori credenti, ma pure agnostici, purché, come avverte Guarracino, «sorretti dalla curiosità della ricerca di fronte al mistero del vivere e del morire».