Corriere della Sera (Brescia)

Erica Mou viaggio sulla Luna andata e ritorno

Erica Mou presenta il suo album tra canzoni inquiete e leggerezza «Adesso ho trovato la mia strada»

- di Andrea Croxatto

La voce è gentile, ma la tempra rasenta quella del ferro temprato. Stiamo parlando della cantautric­e Erica Mou, che si esibirà nell’ultimo doppio appuntamen­to del festival Dallo Sciamano allo Showman di stasera, a Borno. L’artista 28enne pugliese sarà prima ospite alle 18 in un aperitivo letterario (in collaboraz­ione con il circolo culturale La Gazza) nel cortile storico di Casa Venturelli, successiva­mente, alle 21, si esibirà in solo, di una tappa del tour Bandiera sulla Luna, suo ultimo lavoro in studio. Il concerto, a ingresso gratuito, avrà luogo all’anfiteatro del parco Rizzieri (in caso di maltempo entrambi all’auditorium comunale). Mou presenterà il suo album uscito alla fine del 2017, composto da 13 tracce scritte fuori porta, nate nel giro di un anno tra Roma, la Francia, il Portogallo e la Cambogia e divise in due metà perfette. Iniziamo da qui: perché due metà? «Le prime sei canzoni rappresent­ano un viaggio di andata di ricerca, di demolizion­e, di inquietudi­ne e sono il baluardo di una generazion­e intera che si sostiene come può. Le ultime sei tracce sono l’arrivo sulla luna, uno spalancare di occhi meraviglia­ti che guardano al nuovo con la carica leggera di chi ha trovato il proprio punto di ri-partenza».

La generazion­e da lei citata, «che si sostiene come può», è riferita a quella degli artisti che non riescono a campare suonando nelle piazze senza aver fatto il grande salto?

«Stiamo vivendo un periodo difficile e, soprattutt­o chi si occupa di arte e cultura, soffre ancora la precarietà del lavoro. Ma penso pure che in qualsiasi momento storico sia sempre esistita una ragione per trovare la propria strada».

Parlando di metafore, i titoli delle sue canzoni ne regalano parecchie. Bandiera sulla luna sembra quasi la fine di un percorso eccitante, come quello di Neil Armostrong e Buzz Aldrin.

«Ho raccolto parecchie soddisfazi­oni, pur essendo ancora giovane, ma una persona deve sempre misurarsi con la realtà, saper seguire strade talvolta lunghe e tortuose. Non c’è un finale che chiude tutto, bensì la continua voglia di mettersi in gioco. Gli artisti, io per prima, confondono le cose fatte con gli eventuali resoconti, che non sempre ripagano. Io comunque sono felice di vedere tante persone che mi seguono da 10 anni, forse perché non compongo dischi uguali, ma cambio sempre stile».

Il suo girovagare merita un’autobiogra­fia.

«Per ora ho scritto alcuni articoli sotto forma di racconti, ma credo che sia troppo presto. C’è gente che ha girato, traslocato e cambiato città molto più di me».

Atmosfere cantautora­ti e indie-pop sotto la luna di Borno. Vede? La luna c’entra sempre.

«Non ho un credo religioso, quindi in questo disco pieno d’amore il mistero fitto delle stelle, dei pianeti e ovviamente della luna rendono la cosa più vera, personale, quasi intima. La luna è un piccolo passo per percepire qualcosa di molto più grande».

 Astri In questo disco il mistero delle stelle, dei pianeti e della luna rende tutto più vero. La luna è un passo per arrivare a qualcosa di più grande

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 ??  ?? In viaggio Erica Mou, cantautric­e pugliese, presenta il suo album «Bandiera sulla luna» a Borno: alle 18 in un aperitivo letterario nel di Casa Venturelli; alle 21, in concerto al Parco Rizzieri
In viaggio Erica Mou, cantautric­e pugliese, presenta il suo album «Bandiera sulla luna» a Borno: alle 18 in un aperitivo letterario nel di Casa Venturelli; alle 21, in concerto al Parco Rizzieri

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